17/05/2017 01:41
GAZZETTA.IT (C. ZUCCHELLI) - Edin Dzeko ci tiene talmente tanto a giocare sabato contro il Chievo che oggi, mentre i suoi compagni si riposavano dopo il successo contro la Juve (Totti e Nainggolan agli Internazionali di tennis, Fazio al mare, Perotti allo zoo), lui era da solo ad allenarsi a Trigoria per recuperare dalla lesione al polpaccio che gli ha fatto saltare la sfida contro i bianconeri. Domenica sera era in tribuna con la moglie e le figlie ed è stata la prima volta in campionato, visto che mai aveva saltato una partita, oggi invece era al Bernardini a lavorare in palestra e in campo, con un po’ di fisioterapia finale. Se dovesse giocare a Verona arriverebbe a 50 gare stagionali con la Roma e mai in carriera aveva disputato così tante partite, così come non aveva mai segnato 27 reti in un solo torneo.
QUANTI RECORD — A 180’ dal termine, Dzeko sta facendo di tutto per rientrare, aiutare la Roma e anche un po’ se stesso. Vuole vincere la classifica dei marcatori - 10 anni dopo Totti - e, con 27 gol, ha due centri di vantaggio su Mertens e Belotti (25) e 3 su Higuain e Icardi, ma vuole anche superare il record di Volk e Guaita, 29 gol in campionato negli Anni 30 con la Roma, e quantomeno agganciare Nordhal, Angelillo, Cavani e Higuain che, dagli Anni 50 ad oggi, sono stati capaci di segnare 38 reti in un anno in Italia. Dzeko è a 37, il sogno sarebbe arrivare almeno a 40, ha due partite non complicatissime contro Chievo e Genoa, all’Olimpico il 28 maggio, per riuscirci.
PACE FATTA — Sempre che Spalletti lo metta in campo, ma se starà bene il posto è suo. Tra i due i rapporti sono tornati cordiali dopo la sostituzione a Pescara che Dzeko non ha digerito e, a corredo del feeling ritrovato, ci sono anche un paio di scarpini, personali e autografati, che il bosniaco ha regalato al tecnico per il suo locale in centro a Firenze. Da ieri sono esposti, insieme a quelli di tanti altri campioni, e Edin glieli ha regalati una settimana fa, quando ormai la discussione di Pescara era archiviata.