03/05/2017 13:01
LEGGO (F. BALZANI) - Trovare la chiave giusta per la serratura del Paradiso (se così si può chiamare) ora sarà più difficile. La Roma è uscita a pezzi dal derby e nelle prossime due partite contro Milan e Juve dovrà fare a meno anche di Strootman. Il giudice sportivo Mastrandrea, infatti, con la prova tv ha fermato l'olandese per condotta gravemente antisportiva «in occasione della concessione di un calcio di rigore al 44' del primo tempo». Il riferimento ovviamente è alla simulazione su un intervento a vuoto di Wallace che ha permesso poi a De Rossi di segnare il momentaneo 1-1. L'ultima squalifica per simulazione su azione da rigore in serie A risaliva al 2010: Krasic in Juve-Bologna. Niente squalifica invece per De Rossi per il gestaccio verso la panchina della Lazio dopo il gol.
La Roma farà ricorso basandosi su precedenti non sanzionati come la simulazione dello stesso Wallace in Lazio-Bologna. Già venerdì Strootman verrà ascoltato dalla corte federale, ma dopo aver vinto il ricorso di dicembre (successivo proprio al derby d'andata quando l'olandese fu sospeso per simulazione dopo una trattenuta a gioco fermo di Cataldi) la sensazione è che stavolta il club non la passerà liscia. A meno di colpi di scena quindi Spalletti dovrà fare a meno anche di Strootman - oltre che di Rüdiger che si è beccato una giornata - in due sfide che mettono a repentaglio il 2° posto e i 50 milioni della Champions indispensabili per il mercato estivo. A preoccupare il tecnico è il calendario (il Napoli avrà Cagliari e Torino nelle prossime due giornate) e la tenuta mentale di una squadra che ha subìto l'ennesimo choc stagionale dopo i tonfi con Porto, Juve, Lione e Lazio in coppa Italia. La sconfitta di domenica scorsa oltre a scoraggiare squadra e tifosi è stata commentata duramente anche da tanti ex romanisti. «La squadra ha passeggiato e non si può più gestire una società a migliaia di km di distanza. Baldini non può comandare la Roma da Londra. Spalletti? A causa dei suoi dubbi ha perso di mano la squadra», ha detto Giannini. Duro anche Delvecchio: «La Roma è una squadra svuotata come è svuotato il suo allenatore. Dire a Totti davanti a tutti che è l'ultimo anno è una cosa scorrettissima. Glielo daranno un po' di rispetto?».
Oltre al futuro di Totti c'è in bilico pure quello di De Rossi corteggiato dall'Inter dove potrebbe finire Spalletti (anche se le prime scelte restano Conte e Simeone). Ma a Trigoria sono in tanti a scalpitare. Senza secondo posto non sono escluse due cessioni importanti e anche il capitolo acquisti rischia un contraccolpo: ieri il Milan ha ottenuto il sì di Kessié che a questo punto è più vicino ai rossoneri e pure Pellegrini sarebbe stato convinto da Montella a prendere la via di Milano.