30/05/2017 13:19
LEGGO (F. BALZANI) - Il primo anno D.T. (dopo Totti) è iniziato ieri, in una città ancora sotto choc dopo le lacrime di domenica sera e con tante domande sul futuro del capitano più amato della storia del calcio. L'evento drammatico dell'addio di Francesco ha colpito i tifosi e i media di tutto il mondo. L'Equipe gli ha dedicato due pagine dal titolo Veni, Vici Totti, mentre Mundo Deportivo non usa mezzi termini: Addio epico di Totti. In Inghilterra il Mirror scrive Dramatic goodbye.
Anche in Brasile e Argentina impazzano speciali e foto. Addirittura i giornali australiani e indiani dedicavano ampio spazio al capitano. E a Roma? A Testaccio compariva un nuovo murale e in tanti, anche ieri, giravano per le strade assolate della capitale con la maglia numero dieci e lo smartphone in mano per rivedere la sua faccia, per risentire le sue parole rotte dal pianto. In pochi riusciranno velocemente ad abituarsi all'idea di un Totti lontano dal campo, ma lo stesso Francesco sembra essersi ormai convinto di iniziare una nuova storia d'amore con la sua Roma nonostante la freddezza mostrata (e ricevuta in questi anni) con la dirigenza americana. La voglia di continuare a giocare c'è, e le offerte non mancherebbero: Miami, Dubai, Cina, la Samp, pare anche la Spal. L'arrivo di Di Francesco e il rapporto sincero con Monchi hanno però fatto pendere la bilancia sul giallorosso. Totti lavorerà al fianco del nuovo ds, e seguirà la squadra da vicino. Se da direttore tecnico è ancora da chiarire.
Questo nonostante la battuta di Totti durante la cena di domenica con gli amici: «Nella lettera manca un punto, non è finita. Io l'anno prossimo continuo, non so dove ma continuo». Poi ride. Una battuta, nulla più. Anche se il momento difficile vissuto da Totti potrebbe anche spingerlo a cambiare di nuovo idea. Francesco ieri ha trascorso la mattinata a casa, con la sua famiglia. Nessun incontro con Pallotta: ieri il presidente ha ospitato il premier canadese Trudeau e oggi ripartirà per Boston con in tasca i fischi dell'Olimpico e i dubbi sul nuovo stadio. Nel pomeriggio Totti ha accompagnato il figlio Cristian a Trigoria, ha abbracciato Bruno Conti e le tante persone che lo conoscono da una vita. Dalla società l'unico pensiero è arrivato con la notizia dell'inserimento di Totti nella Hall of Fame. Il mondo del calcio invece ha continuato a mandargli messaggi d'amore. «Vorrei essere come te», ha detto Torres. «Ha dimostrato che col pallone ci sa ancora fare», il pensiero di Boniek. «Sembrava un gladiatore, ho pianto anche io», il saluto di Giannini. Il vicepresidente Figc Ulivieri lo corteggia: «Lo invito a seguire il corso da allenatore. Non possiamo perdere uno con le sue doti». Da domenica, forse, lo sanno anche a Trigoria.