05/05/2017 14:29
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Gli ultimi dubbi li ha spazzati via Monchi, ma dentro Trigoria era tutto chiaro da tempo. Roma-Genoa del prossimo 28 maggio chiuderà la carriera da calciatore di Totti, come deciso 11 mesi fa, quando Pallotta ha firmato l’ultimo contratto del capitano dopo un lungo tira e molla. L’annuncio, o meglio quello percepito da tutto il mondo come tale, è toccato al nuovo direttore sportivo spagnolo, che prima di entrare in sala stampa ha anticipato a Francesco quello che stava per dire. Monchi ha voluto fare lo stesso con gli altri due destinatari dei messaggi preparati: De Rossi e Spalletti, avvisati anche loro dal dirigente su quanto avrebbe dichiarato di lì a poco. Ma la vera patata bollente, per il momento, riguarda il futuro di Totti.
La Roma ha deciso di mettere un punto dopo aver provato a più riprese di convincere il capitano ad annunciare in prima persona la chiusura della sua carriera.Un pressing quasi quotidiano operato dal dg Baldissoni nelle ultime due settimane, senza però ottenere il risultato sperato. «Dillo te». «No ditelo voi, io non ce la faccio». E così è finita, anche se prima o poi Francesco si esporrà, nei tempi e nelle modalità che gli si addicono. Magari organizzato un altro evento mediatico. Al momento deve ancora metabolizzare la «botta»: emblematica la foto pubblicata ieri dal club, che lo ritrae seduto in ultima fila, quasi staccato dal resto della squadra, durante il corso organizzato dalla Lega sulle frodi sportive. La Roma ha dovuto anticipare i pensieri di Francesco, per non prolungare una «tiritera» pericolosa. Domenica lo stesso Baldissoni e Massara, nelle rispettive interviste a margine del derby, hanno chiuso di fatto un capitolo lungo 25 anni, mercoledì è toccato a Monchi.