28/05/2017 14:48
IL TEMPO (F. SCHITO) - C’è chi si ostina a considerarlo un fenomeno «locale», mentendo a se stesso per non accettare la realtà. In 24 anni di carriera, Francesco Totti ha inevitabilmente legato il suo nome ai primati della Roma, riscrivendone però molti anche a livello nazionale e internazionale. Il delizioso cucchiaio con cui ha battuto Joe Hart nell’1-1 contro il Manchester City del 30 settembre del 2014 gli aveva permesso di sostituire il suo nome a quello di Ryan Giggs come marcatore più «anziano» della storia della Champions League, la rete contro il CSKA Mosca del 25 novembre 2014 ha perfezionato ulteriormente il primato: Totti guarda tutti dall’alto, essendo andato in gol a 38 anni e 59 giorni. E se Edin Dzeko gli ha tolto il record tutto romanista per la stagione più prolifica in giallorosso, che il capitano deteneva insieme a due mostri sacri come Volk e Manfredini, sicuramente il bosniaco non riuscirà, almeno per quest’anno, ad alzare al cielo la Scarpa d’Oro, impresa riuscita al numero 10 nella stagione 2006-07: l’unico italiano, insieme a Luca Toni, a laurearsi miglior cannoniere dei campionati europei. In Serie A, Totti è il secondo marcatore di tutti i tempi, alle spalle solamente di Silvio Piola. Il 3 marzo del 2013, contro il Genoa all’Olimpico, trovala rete 300 della sua carriera, la numero 225 in campionato scalzando Nordahl dalla seconda posizione in uno stadio in festa e riceve la dedica più dolce possibile: l’ingresso in campo dei figli Cristian e Chanel con una maglia speciale per lui che recita: «Sei forte papà». È l’unico ad aver siglato tutte le sue reti con una sola maglia (250 in 618 presenze): nella top 10 di questa speciale classifica, figura solamente un altro calciatore in grado di segnare solamente con una squadra. È Alessandro Del Piero, spesso paragonato al talento di Porta Metronia. Il fuoriclasse juventino si è però fermato a quota 188.
Il capitano romanista è anche colui che ha realizzato più doppiette in A (46), nonché l’unico nella storia ad essere andato in doppia cifra con la stessa maglia per nove campionati consecutivi (tredici in totale). Delle 307 reti ufficiali realizzate con la maglia della Roma, ben 143 sono arrivate dopo i 30 anni: numeri che certificano la sua strepitosa longevità e la grande abilità nel cambiare pelle al suo calcio, passando da uomo-assist a spietato goleador. Il suo nome è accostato a quello di un’altra leggenda come Paolo Maldini per il maggior numero di stagioni con la stessa maglia (25), la bandiera del Milan domina invece in solitaria la classifica delle presenze in Serie A: 647 contro le 618 di Totti. Tra i due si è posizionato in questa annata, un grande amico di Francesco: Gigi Buffon, che grazie all’ennesima stagione da numero 1 della Juventus è salito a 619 e che è destinato a prendere lo scettro di Maldini. Sfogliando il libro dei record legati alla storia della Roma, Totti è il re incontrastato: calciatore con più presenze ufficiali (785), con più gol (307), con più presenze e reti in A (618-250), più gettoni e gol europei (103-38). Ma il numero 10 è anche l’uomo con più stagioni da capitano (19), più marcature multiple (56), trofei vinti da capitano (5) e più reti su calcio di punizione (21). Uno dei momenti simbolo di questa cavalcataè stata la doppietta al Parma del 19 dicembre del 2004. Con quei due gol Totti ha superato Pruzzo diventando il cannoniere più prolifico della storia giallorossa, festeggiando con l’abbraccio del suo pubblico e una maglietta con scritto «107 volte… solo con te». «Un momento indimenticabile, che porterò sempre con me. Come aver vinto lo scudetto. Ma spero di proseguire e fare ancora più gol», le parole del capitano. Una promessa mantenuta che gli ha permesso di entrare nella storia. Totti è un tesoro inestimabile e quello che ha fatto nessuno potrà mai cancellarlo.