04/06/2017 00:42
REPUBBLICA.IT (G. CARDONE / M. PINCI) - Non solo Salah. La strategia della Roma è chiara: vendere prima, poi comprare. L'egiziano ha già raggiunto un accordo con il Liverpool - con cui s'incontrò segretamente già a marzo in un ristorante del centro di Roma chiudendo la serata con un brindisi - e aspetta che il club giallorosso e i Reds siglino l'accordo economico per il trasferimento sulla base di 40-45 milioni di euro. Inevitabile, ormai. Eppure non è l'unico giocatore in partenza.
PAREDES, SFIDA JUVE-ZENIT - Il prossimo potrebbe essere Paredes. In fondo, a Trigoria sperano di riuscire a trattenere sia Manolas (più semplice) che Rüdiger (decisamente complicato, vista la corte serrata dell'Inter) e cedere un altro pezzo non strategico aiuterebbe nella ricerca. E l'argentino, dopo una stagione da terzo incomodo dietro la coppia De Rossi-Strootman (27 gare in campionato, ma 12 solo per uno spezzone) ha comunque offerte importanti. Per lui hanno fatto arrivare dimostrazioni d'interesse la solita Juve, a cui è già stato vicino sia a agosto che a gennaio, ma anche lo Zenit di Mancini. Il regista è una richiesta specifica del nuovo allenatore dei russi: considera Paredes il centrocampista di qualità che manca alla sua squadra e vorrebbe strapparlo alla Roma. Che però valuta il giocatore non meno di 25 milioni di euro. Juventus e Zenit potrebbero partire da una valutazione di 20, intorno ai 22 si dovrebbe chiudere. Lui preferirebbe restare in Italia, ma se la Roma raggiungesse un accordo con i russi non si opporrebbe al trasferimento. Certo rimane curioso che Allegri, autentico estimatore dell'argentino, abbia chiesto anche Szczesny, con cui ormai l'accordo è a un passo: bisogna limare dettagli con l'agente del ragazzo e specificare nero su bianco quanta anticamera dovrà fare prima di ereditare la maglia numero uno della Juventus. Ma la strada è aperta e alle firme manca oggettivamente poco. Dopo Pjanic, i bianconeri sono sempre più giallorossi.
PALLOTTA COMMENDATORE - A Boston intanto continuano le discussioni tra i dirigenti sui piani futuri di mercato, tra una cena da Nebo (ristorante delle sorelle di Pallotta) e una passeggiata nella "mansion" del presidente americano. Annunci imminenti che riguardino il nuovo allenatore non sono previsti: la domenica scorrerà liscia insomma, e a questo punto tutto lascia pensare che Di Francesco dovrà attendere il rientro dei dirigenti dagli States per istituzionalizzare il suo sbarco a Roma. Anche perché il Sassuolo non ha ancora aperto all'idea di lasciare libero il proprio allenatore senza clausola (3 milioni) nonostante abbia in mano il sostituto (dovrebbe trattarsi di Maran del Chievo). La spedizione con Monchi, Gandini e Baldissoni dovrebbe far ritorno martedì nel primo pomeriggio, intanto il presidente Mattarella, su proposta del premier Gentiloni, ha insignito James Pallotta della carica di Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana "per meriti speciali nel mondo dell'imprenditoria", consegnatagli ieri dal console Nicola De Santis.