D’altronde pure per la Sud è un po’ un esordio, nel primo campionato, dopo due anni, che riparte senza barriere. I divisori sono stati rimossi lo scorso aprile, così questa estate gli ultras hanno sottoscritto le tessere in massa. Saranno circa
45 mila gli spettatori stasera (cancelli aperti alle 18) e 1500 gli agenti delle forze dell’ordine in servizio. Un numero consistente, per controllare il ritorno anche in questa stagione degli ultras, l’arrivo degli interisti (gemellati con i tifosi della Lazio) e l’allerta legata al terrorismo. Sicurezza imponente, mentre le gambe tremeranno all’altro debuttante di giornata:
Defrel, in un Olimpico che si aspettava di vedere da quella parte
Mahrez. Oppure
Schick, conteso proprio all’Inter. Per questo il ragazzo vorrà mostrarsi all’altezza di una squadra che tra un paio di settimane debutterà anche in Champions. E gli incroci tra i calendari delle due competizioni preoccupano
Di Francesco. La prima difficoltà subito il 27 settembre, per la trasferta più lunga della coppa, in Azerbaigian, per affrontare il
Qarabag. la Roma farà 3150 chilometri ad andare e a tornare – con le estenuanti 7 ore, di volo, scalo compreso per arrivare a Baku – per poi tornare e subito preparare la sfida col
Milan, del primo ottobre. Dopo la sosta di metà ottobre, prima di volare a Londra per affrontare il
Chelsea, i giallorossi troveranno il
Napoli, in casa. La terza insidia a novembre: il 19 il derby con la
Lazio e il 22 la trasferta a Madrid, contro l’Atletico. Sarà da tempo recuperato
Florenzi, per quelle date, visto che il giocatore, tanto per restare in tema di debutti, sarà oggi di nuovo in panchina a dieci mesi dall’infortunio al ginocchio che lo scorso anno si procurò in trasferta, contro il Sassuolo.