Monchi chiude. La Roma è fatta

31/08/2017 13:17

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - In anticipo cala il sipario sul mercato della Roma. Ad annunciarlo, il ds Monchi: «Quella di Schick è l'ultima presentazione di un giocatore in questa sessione». A meno di improbabili occasioni last-minute, quindi, niente difensore. Una decisione che non convince tutti, soprattutto alla luce delle prime due gare di campionato e in ottica futura. Aspettando il rientro a destra di Karsdorp e del vice , è in mezzo che qualcosa andava fatto. Se ne erano convinti anche a Trigoria quando a luglio Nastasic era stato ad un passo dal vestire giallorosso e , nella lista dei cinque rinforzi elencata a Pinzolo, aveva menzionato esplicitamente il centrale difensivo. Poi le priorità sono cambiate. Non le esigenze.
LA RETROGUARDIA - Attualmente la coppia meglio assortita sembra essere -Juan Jesus (o Moreno), un destro e un mancino. Tuttavia è quella che può andare più facilmente in difficoltà a livello di palleggio. C'è il rischio che quanto studiato da Gasperini a Bergamo - raddoppiare e costringere il greco a impostare - possa ripetersi spesso durante la stagione. Per questo motivo sarebbe servito un titolare mancino dai piedi buoni da affiancare a . , un destro, dispone di queste caratteristiche tecniche ma ha anche limiti di velocità e tattici, come dimostrano i gol presi da Mandzukic in amichevole e l'1-1 di Icardi sabato scorso. In tanti se la sono presa con ma il primo errore è dell'ex Siviglia che esce sul portatore di palla (Candreva) senza alcun motivo visto che ci sono e ad affrontarlo. Questo crea un buco dove Icardi va a nozze.
REPARTI QUALITÀ - Negli altri reparti la Roma appare più completa e competitiva rispetto alla passata stagione. In mediana il gioco delle coppie è perfetto. Ogni interprete ha il suo clone con che potrebbe sdoppiarsi all'occorrenza anche in avanti. In attacco invece lo diventa a livello numerico, meno come ruoli. Ci sono infatti giocatori adattabili ma non specifici per il . L'acquisto di Schick, ad esempio, regala qualità e gol. Il ceco è un mancino in grado di giocare da «falso nueve», da trequartista, da seconda punta e all'occorrenza anche come prima. Non è l'esterno cercato tutta l'estate da Monchi che ieri ha voluto rimarcare come «Patrik lo volevo già a maggio, poi era subentrata la e avevo pensato a Mahrez, ma non si può comprare chi non è in vendita. Schick è magnifico, è una nostra ossessione. Il ruolo? Il mio lavoro consiste nel dare i calciatori migliori all'allenatore. Lì finisce il mio compito mentre inizia quello del tecnico». La palla passa dunque a che ha già dimostrato contro l' - facendo guadagnare metri in campo a , più vicino al ruolo di trequartista che di mezzala - di non essere un integralista. Toccherà all'abruzzese studiare la formula migliore che ad occhio sembra essere quella con un centrocampo a rombo (4-3-1-2 che riporterebbe davanti alla difesa, il belga dietro le due punte e ai lati Pellegrini e ) o l'albero di natale (4-3-2-1). Il , con i mediani che lascerebbe fuori, sembra invece più un modulo da attuare in corsa, come accaduto contro l', quando bisogna recuperare un risultato o la gara non si sblocca. Schick in questo sistema farebbe il trequartista (o il centravanti). La curiosità tattica maggiore è tuttavia capire come la Roma difenderà in fase di non possesso. Perché le perplessità sull'utilizzo di Schick nel nascono non sui movimenti offensivi ma dalla fase difensiva che si tramuta in un 4-1-4-1 e che necessità per l'esterno di un forte dispendio fisico. A le risposte