26/08/2017 13:16
IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Per molti, quella di stasera all’Olimpico è La Partita. La resa dei conti tra la Roma e Luciano Spalletti, l’allenatore che aveva già deciso di lasciare la patria giallorossa,ma prima voleva assistere alla parola fine della carriera da calciatore di Francesco Totti. Un privilegio che non è stato suo, anche se lo sognava dal primo giorno del suo secondo ingaggio da allenatore (e, forse, lo aveva promesso ad altri in società) perchè in 70mila abbiamo vissuto una giornata indimenticabile e sostituito ogni livore con il nostro grande amore. Così vedrete che Spalletti a Roma non sarà ricordato per il suo secondo posto, ma per aver accelerato l’addio del Capitano. Peggio per lui, anche se in tanti lo stimano. Ma io spero che per la Roma quella di stasera sia una partita più importante della rivalsa su Spalletti. Arriva l’Inter, che ha vissuto il miglior precampionato di tutte, che viene descritta come la squadra più in forma e celebrata dalla stampa sportiva come una sicura pretendente ai primi posti, prima della Roma. Dunque, dopo Bergamo il banco di prova si fa molto serio. Intanto perché la rosa è incompleta, con quel buco a destra in difesa, proprio dove attacca Perisic, e perché ancora il gioco spumeggiante di Di Francesco si vede a tratti. Bisogna usare al meglio quello che c’è e abbiamo visto a Bergamo: il carattere, la determinazione nuova.