12/09/2017 14:17
La profonda sensazione di aver vissuto un’ora scarsa – tra conferenza stampa e sezione di allenamento visibile – dentro un’altra dimensione. Di quelle che la trasferta all’Olimpico vale un riscaldamento di gruppo con tanto di palleggi, chi fa cadere il pallone si becca una schicchera sull’orecchio, una per ogni compagno, roba da professionisti del relax. Una dimensione – parliamo dell’Atletico Madrid – di quelle che il profilo basso, cos’è il profilo basso, una storia da perdenti. E così Diego Godin, leader della difesa, dice apertamente che sì, «il nostro obiettivo è vincere la Champions, abbiamo tutto per riuscirci, i migliori giocatori e il miglior allenatore possibile. Da domani (oggi, ndr ) vogliamo coltivare il nostro sogno». Dentro quest’ora scarsa c’è anche e soprattutto Diego Simeone, che torna in uno stadio che conosce il giardino di casa. «La mia testa è solo all’Atletico – ancora il Cholo –. Tornare ad allenare in Serie A? Ho raccontato il mio pensiero nell’ultima partita al Calderon (da sabato si gioca al Wanda Metropolitano, ndr ): credo nel futuro del club, c’è uno stadio nuovo, giovani forti che spingono, gente esperta che li aiuta, a gennaio ci rinforzeremo sul mercato. Ho solo belle sensazioni: qui c’è vita, qui c’è energia. È stato un orgoglio arrivare due volte in finale di Champions. E prima o poi la vinceremo».
(gasport)