12/09/2017 14:39
Di centrocampo forte «parlano tutti, ma noi dobbiamo dimostrarlo sul campo». Kevin Strootman, alle 15.30 a Trigoria, aspetta a fare proclami. Ma tre ore dopo, all’Olimpico, anche Simeone parla esplicitamente di «centrocampo romanista forte». Se c’è quindi un reparto che stasera potrà e dovrà fare la differenza è proprio quello: nel cuore della squadra, perché testa sì, ma emozioni e carattere pure. L’Atletico si proverà a battere così, Di Francesco ha tracciato la strada, a Strootman, De Rossi e Nainggolan il compito di seguirla. E pure a Gonalons e Pellegrini, pronti a subentrare, senza dimenticare Gerson, come sottolinea lo stesso Strootman: «Perché è forte forte». E allora il primo è Strootman, che è pure il primo a volersi mettere alla prova: «È complicato rientrare dopo due anni, forse è cambiato qualcosa in me e nel mio gioco dopo l’infortunio, sicuramente mi devo preparare per giocare e allenarmi, fisicamente sto bene, lo scorso anno ho giocato più di 50 partite, ma quando sono stanco sbaglio le cose troppo facili e in questo devo migliorare. E se sono o sarò il vero Strootman me lo direte domani dopo la partita». Appuntamento ad oggi, quindi: il presente è questo, il futuro pure, visto che l’olandese ribadisce di non aver «mai pensato di lasciare la Roma, ho appena firmato il rinnovo per 5 anni».
(gasport)