02/09/2017 14:18
IL TEMPO (E. MENGHI) - Il gong del mercato è suonato alle 23 di giovedì e Monchi, che aveva chiuso le casse di Trigoria in anticipo col colpo Schick, è partito ieri per le vacanze. È tornato a casa, a Siviglia, per trascorrere qualche giorno in famiglia.Ma un piccolo conto in sospeso l’ha lasciato, perché Vainqueur aspetta ancora di essere ceduto: procuratore e mediatore sono al lavoro per portare il centrocampista in Turchia, destinazione Antalyaspor. L’operazione è in dirittura d’arrivo e potrebbe sbloccarsi nelle prossime ore: pronto un triennale. La promessa di Garcia di accoglierlo al Marsiglia non è stata seguita dai fatti, la Roma non ha mai ricevuto l’offerta che l’ex allenatore giallorosso aveva garantito al giocatore, rimasto molto deluso: «Non c’è nessun momento, se non quello giusto. Parole, parole, parole», ha scritto a commento della trattativa sfumata, con tanto di foto che lo ritrae a bordo campo con Rudi. Il ritorno in Francia non è stato possibile, il Bologna aveva fatto solo un timido sondaggio, ma Vainqueur a Roma non vuole restarci. Vuole giocare, non fare il fuori rosa. E per lui non c’è posto in giallorosso: ieri è stata presentata la lista Uefa della fase a gironi di Champions League e la società ha scelto di sacrificare EmersonPalmieri, in piena riabilitazione dopo l’operazione al crociato, per cui inutilizzabile almeno fino a novembre.
Si «salva» così Gerson, che potrà far parte del gruppo anche in Europa. Tra i 17 stranieri è finito Defrel, che pur essendo arrivato al Parma a 18 anni non ha maturato i requisiti per entrare nella casella dei giocatori formati in Italia, come El Shaarawy, Nainggolan e Nura. De Rossi, Pellegrini e Florenzi sono i tre calciatori provenienti dal vivaio giallorosso. La differenza tra i limiti Figc e Uefa riguarda i giovani per la Lista B: alla Serie A si possono iscrivere tutti i nati dal 1996 in poi, in Champions gli Under 21 devono invece far parte del club da almeno due anni, quindi Schick, Cengiz Under e Gerson finiscono con Defrel tra i 17 stranieri. La Roma arriva a 23 elementi (su 25) escludendo, oltre a Palmieri, il portiere Lobont, che può però tornare in corsa e sostituirne un altro infortunato in qualsiasi momento. Al posto di Patrik poteva esserci un altro giovane talento su cui Monchi aveva messo gli occhi: Munir era il piano B della Roma in caso di mancato arrivo dell’attaccante dalla Sampdoria. L’ossessione del diesse spagnolo si è realizzata e alla chiusura del mercato è stato il Torino a provarci con l’esterno che il Barcellona era disposto a mandare a giocare in prestito: dopo aver declinato l’offerta granata, ha accettato ieri quella dell’Alavés.
L’altro pallino di Monchi si chiama Mahrez, baffare impossibile per cui ha speso parecchie energie: «Non puoi comprare da chi non vuole vendere», la sintesi del dirigente durante la presentazione di Schick. E i fatti non l’hanno smentito, nonostante avesse fatto tanto rumore l’abbandono del ritiro della Nazionale da parte dell’algerino: aveva un accordo con il Chelsea, ma i Foxes anche in questo caso hanno bloccato tutto. Baldissoni promuove comunque l’operato del diesse: «È molto bravo e Schick è la ciliegina sulla torta: speriamo che si dimostri in linea con le nostre aspettative». Intanto Strootman chiede scusa per il rosso subìto contro la Francia e resta in Nazionale, squalificato, a fare il tifo per l’Olanda domenica contro la Bulgaria: «Assurdo cacciarmi, ma il mio livello è stato lo stesso dell’arbitro: ho lasciato la squadra precipitare». La Roma lo aspetta per ripartire.