01/10/2017 15:27
Undici anni fa Francesco Totti era diventato da pochi mesi campione del mondo e da pochi giorni, insieme alla moglie Ilary, aveva rivelato agli amici di aspettare la seconda figlia, Chanel, che poi sarebbe nata a maggio. Undici anni fa, era l’11 novembre del 2006, quasi 5mila romanisti erano nel settore ospiti di San Siro a vedere la Roma di Spalletti tornare a vincere in casa del Milan dopo 20 anni. Erano arrivati con qualsiasi mezzo, come stasera, anche se saranno molti di meno, circa 1700. Cambiano i tempi – e Totti che ieri era a pranzo a via Montenapoleone e stasera sarà in tribuna con gli altri dirigenti ne è l’esempio principale – e cambiano anche i numeri, ma non cambia la voglia della Roma di dimostrare «che su quel carro lì possiamo salirci anche noi». Di Francesco lo ha detto chiaro e tondo, Spalletti usò qualche giro di parole in più nel 2006, ma la sostanza è la stessa: la Roma spera che al Meazza si accendano le luci per diventare grande. A Francesco il Meazza piace tanto, Milano magari un po’ meno, ma si è sempre trovato bene, soprattutto quindici anni fa, quando Ilary viveva in zona Moscova e lui, nei giorni liberi, prendeva aerei (privati e non) per raggiungerla. Ha segnato all’Inter, al Milan e anche, nel 2000, alla Romania con la maglia dell’Italia. Quel giorno in campo c’erano, con lui, Maldini, Di Livio, Albertini e Delvecchio che, sempre con lui, venerdì sera erano in Georgia per l’amichevole organizzata da Kaladze. «Tornare a giocare è stato speciale», ha detto Totti al fischio finale, emozionato per gli applausi dei tifosi della Georgia.
(gasport)