Di Francesco: «Vittoria più di testa che di gambe»

02/10/2017 13:17

LEGGO (F. BALZANI) - Pesanti, anzi pesantissimi. I gol di e di conseguenza i punti che si porta a casa la Roma da San Siro al termine di un ciclo vincente di 6 partite che – tra e campionato – hanno portato sedici punti su diciotto a e sette gol in tasca al bosniaco. Quello di ieri sera, a 20’ dalla fine, ha sbloccato una gara sofferta, che a tratti ha visto pure il Milan di Montella andare vicino al vantaggio. Poi ci ha pensato Edin a ristabilire le distanze: sassata da fuori area con deviazione di Romagnoli ed esultanza rabbiosa. Come se non bastasse ha avviato anche l’azione dello 0-2 a firma tornato al gol dopo 546 giorni (l’ultimo, prima del grave infortunio, lo aveva segnato il 3 aprile 2016 contro la Lazio).

Tre punti fondamentali per non perdere il treno delle prime, una vittoria di carattere che fa apprezzare il lato cinico di . «Sì, siamo venuti a Milano per vincere – ammette Eusebio – La partita con la Samp rinviata non aiuta a livello mentale, ora potevamo stare più su. Avevano detto che vinciamo solo le partite facili, abbiamo dimostrato che ci siamo anche in quelle difficili e che stiamo crescendo tanto. Avevamo tante assenze e molta stanchezza e nonostante ciò ne siamo usciti bene. Questa gara andava giocata con la testa più che col fisico e la tecnica, è stata una grande prova di maturità. Abbiamo colpito al momento giusto e siamo stati bravissimi a portare a casa un risultato importantissimo. ? Lui sa fare tutto, ma un giorno mi disse di essere un terzino fortissimo. Secondo me così si limita perché da esterno alto è un grande giocatore, ha tempi di entrata e inserimento».

La vecchia Roma quindi batte il nuovo Milan. Tra infortuni e bocciature a San Siro l’unico neoacquisto in campo è Kolarov mentre Montella ha mandato in campo 9 nuovi giocatori. Il primo tempo è stato noioso. Risultato? Un solo tiro in porta (di Pellegrini al 42’). Nella ripresa proprio grazie a un assist di Lorenzo arriva l’occasione da tre punti, ma si emoziona a tu per tu con Donnarumma. Poi si è scatenato , e il Milan è andato in bambola. «Questa vittoria vale tanto così come il mio gol – sorride – Abbiamo lanciato un segnale alle altre: ci siamo anche noi. Scudetto? Lo dirà solo il tempo, noi dobbiamo continuare così con questa fame e pensare solo a noi stessi». Con una gara in meno la Roma si porta a 15 punti: negli ultimi 20 anni mai un allenatore italiano esordiente in serie A aveva fatto meglio.