14/10/2017 14:54
Il Napoli che ha sempre vinto comincia un trittico di fuoco (poi andrà a Manchester per la Champions e al San Paolo arriverà l’Inter) che darà l’esatta dimensione della spettacolare banda Sarri. Finora, sul suo cammino, ha avuto uno scontro«diretto» con la Lazio all’Olimpico, superato brillantemente. Ma per essere sconfitto 4-1, Inzaghino ha dovuto perdere quasi tutta la difesa. La Roma ha avuto il suo scontro diretto con l’Inter è non è andato altrettanto bene: perso 3-1 in casa. Ma dopo aver dominato per più di 60 minuti. Col Napoli può capire fino a dove può spingersi. Facile che in questa sfida il tramonto della gara sia decisivo. Il Napoli sa aspettare, la Roma a volte brucia presto. Il Napoli è la più determinata della A nei secondi tempi (1 6 reti), la Roma ha subito tutti e 4 i gol proprio in quella fase lì, dopo i primi 45 minuti. Se riesce a gestirsi, potrebbe avere più chance. Di Francesco ha detto che questa sfida «la vincerà chi farà la miglior fase difensiva». Non si intende soltanto la difesa, ovvio. La copertura delle fasce e il centrocampo sarà decisivo. Il recupero di Pellegrini, bravissimo nelle due fasi, è un punto importante a favore del la Roma. E Di Francesco mette nel tridente d’attacco Florenzi proprio perché gli garantisce più copertura su una fascia dove Bruno Peres potrebbe smarrirsi in qualche avventura in avanti. La Roma dovrebbe prendere spunto paradossalmente dalla larga vittoria del Napoli sulla Lazio. Perché Inzaghi, come detto, prima di perdere difensori come funghi ha messo in difficoltà il palleggio da play station di Sarri chiudendo le linee di passaggio e pressando sui primi portatori di palla. Il Napoli invece, potrebbe anche ispirar si all’Inter che è riuscita a prendersi una partita compromessa cercando di recuperare alta la palla per sorprendere una difesa che al centro non è così veloce. Certo, rispetto ad allora è cambiata. Coi nerazzurri Juan Jesus era a destra in mancanza di veri terzini e nel finale è scoppiato e c’era Fazio al centro. Ora Manolas-Jesus in mezzo danno più garanzie. Ma Mertens ha le caratteristiche perfette per metterli in difficoltà.
(gasport)