29/10/2017 12:00
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Un gol e via: la Roma è implacabile. In 6 giorni segna 3 reti che in classifica valgono 9 punti: dopo la punizione di Kolarov contro il Torino e il rigore di Perotti contro il Crotone, la prodezza di El Shaarawy contro il Bologna, per il terzo 1 a 0 consecutivo e il quarto in 10 partite di campionato. Punteggio minimo, risultato massimo. Anche perché la difesa continua a non subire reti, solo 5 e con 8 clean sheet (contando quello contro l'Atletico), e il turnover a pagare, soprattutto a in attesa del Chelsea che sarà martedì all'Olimpico. E la prestazione è comunque coinvolgente, soprattutto nello spirito.
GIRO SULL'OTTOVOLANTE Di Francesco ci ha davvero preso gusto. In 72 ore, dalla partita di mercoledì contro il Crotone a questa contro il Bologna, decide di superare se stesso e di far ruotare addirittura 8 giocatori. Si fa prima a dire chi conferma: Alisson, Fazio e Dzeko. Il portiere e il centravanti restano gli unici ad aver avuto spazio dall'inizio nelle 13 partite stagionali. Nel 4-3-3, quindi, rientrano Florenzi, Jesus, Peres, Pellegrini, De Rossi, Strootman, Defrel ed El Shaarawy. Ma la novità della serata è Peres a sinistra per far riposare Kolarov. Non c'è da stupirsi per il turnover che, nella circostanza, potrebbe sembrare esagerato. In campo c'è quasi il meglio della Roma che, a parte Karsdorp, avrà presto la rosa al completo: Manolas è quasi pronto ed Emerson pure.
EREDE DISPETTOSO Il Bologna, al terzo ko consecutivo, in trasferta conferma di trovarsi più a suo agio: 9 dei 14 punti li ha conquistati fuori casa. Donadoni, contando sulla disponibilità degli attaccanti Verdi, Petkovic e Di Francesco junior, riesce a ripartire bene con il suo 4-3-3 e, in fase difensiva, a trovare equilibrio con il 4-5-1 abbassando proprio gli esterni d'attacco sulla linea dei centrocampisti. Il ritmo della Roma, però, è più alto di quello proposto contro il Crotone. Florenzi e Peres spingono forte sui lati, Pellegrini, più di Strootman, accompagna con continuità ogni azione, Defrel e El Shaarawy vanno in profondità e, quando vedono arrivare da dietro i terzini, si accentrano. Dzeko, invece, esce spesso dall'area per aiutare gli altri a stanare i difensori avversari. La prima chance, però, se la va creare, taglio da sinistra verso destra, proprio Di Francesco junior: destro in corsa, bloccato da Alisson. I giallorossi rispondono in coro con l'azione più bella: El Shaarawy per Dzeko che invita al tiro Defrel, ma Da Costa non si fa sorprendere. Dzeko, prima del vantaggio, ci prova di piede e di testa. L'unica parata da applausi di Alisson, colpo testa di Masina, arriva a gioco fermo.
COLPO D'ALA Merita la prima serata, invece, la rete di El Shaarawy (terza di fila su palla inattiva): sinistro al volo, su corner di Pellegrini, usando l'interno del piede. Conclusione forte e al tempo stesso piazzata: volée di lusso, prima di mostrare la maglia con il 26 di Karsdorp al pubblico (gli undici titolari, in precedenza, l'hanno indossata all'ingresso in campo). La Roma, proprio come contro il Crotone, chiude la prima parte con un gol di vantaggio. Basterà. Ma l'esibizione è sicuramente migliore. Lo svolgimento è veloce e in verticale. E non ha pause nemmeno nella ripresa. Dzeko segna in fuorigioco: l'arbitro Fabbri chiede aiuto al Var e annulla definitivamente (primo caso per i giallorossi). Di Francesco, richiama in panchina Defrel, distorsione alla caviglia sinistra: spazio a Perotti che, partito a destra, poi si sposta a sinistra, scambiandosi la posizione con El Shaarawy. Donadoni, inserendo Faletti per Nagy, passa al 4-2-3-1. A metà tempo si ferma Peres: risentimento muscolare alla coscia destra. A sinistra entra Moreno. Poi anche Donsah per Poli, Gerson per El Shaarawy e Destro, fischiatissimo, per Petkovic. Nainggolan e Kolarov, invece, restano in panchina: c'è il Chelsea in arrivo.