25/10/2017 13:47
Il K2 non è la vetta più alta del mondo, ma è certamente la maniera più concreta e immediata con cui la Roma ha immaginato di puntare al successo. E pazienza se la salita per arrivare lassù è stata faticosa e senza scorciatoie. La vista di Di Francesco dev’essere certamente impagabile. Kolarov e Karsdorp, ecco a voi le fasce. Quando il primo esordiva in Serie A nel 2007, il secondo giocava con le giovanili del Feyenoord, anni 12 e mezzo, una grande voglia di andare a far gol, lui che ha sempre giocato più vicino al portiere avversario che al proprio. Il tempo l’ha portato indietro nel campo e avanti nella carriera. Quel tempo che Kolarov, 32 anni tra 16 giorni, pare aver fermato a colpi di assist, tiri in porta, gol, sorrisi e richiami a brutto muso ai compagni.
ATTESA FINITA – Dice Di Francesco che «lo dovreste vedere in allenamento come lavora Aleksandar, è un esempio per tutti, specie per i più giovani». Lavora di esperienza. «Non è questo il momento di farlo riposare, né lui né Dzeko», ha spiegato Di Francesco. Perché l’esempio serve in campo anche stasera. Esempio per Karsdorp, all’esordio assoluto, debutto subito da titolare. L’attesa è finita, molto più lunga di quella che la Roma aveva comunicato. Tre mesi e mezzo dopo l’intervento per la lesione del corno posteriore del menisco esterno del ginocchio destro, l’olandese non gioca una partita da oltre cinque mesi e ora può brindare al suo momento. «Giocherà dal primo minuto – ha annunciato l’allenatore –, mi auguro riesca ad assimilare presto i meccanismi della squadra».
TURNOVER – Karsdorp giocherà nel pieno rispetto di una legge che il suo allenatore ha imposto a Trigoria. Vince il turnover, se è vero che quella che si esibirà stasera sarà la settima linea difensiva su 12 partite stagionali. Non sarà un record assoluto, ma di sicuro è l’inedito di una squadra che era abituata, dall’era Garcia in avanti, a veder cambiare poche facce tra una partita e l’altra. E invece altro giro altra corsa. Si viaggia al ritmo di debuttante titolare al giorno: oggi Karsdorp, a Torino era stata la volta di Moreno, che stasera cambierà partner per far coppia con Fazio. «Io cerco sempre di mettere in campo la formazione migliore – ha spiegato Di Francesco –, bisogna però sempre valutare tante cose, la condizione, le situazioni individuali. L’obiettivo è portare a casa sei punti tra Crotone e Bologna. Per farlo, dobbiamo crescere nelle gare all’Olimpico. La Roma ha ancora margini di miglioramento, io non mi accontento».
ATTESA SCHICK – E il mister non si accontenta neppure dello stato di forma di Schick. «È un ottimo calciatore, un valore aggiunto, può giocare ovunque e magari vi sorprenderò sulla sua posizione in campo – ha detto l’allenatore –. Ma deve ritrovare una buona condizione fisica. Non è al top, sicuramente non giocherà dall’inizio, pian piano lo metteremo dentro». Al ritmo di cui sopra, magari sabato col Bologna la volta buona. Per oggi, testa al K2.
(gasport - D.Stoppini, M. Cecchini)