14/10/2017 15:19
«Tra Roma e Napoli vincerà chi farà meglio la fase difensiva». Che Eusebio Di Francesco non fosse uno zemaniano integralista come era stato descritto è stato chiaro fin dalle prime partite sulla panchina giallorossa, in cui ha cambiato un discreto numero di moduli: il 4-3-3 di base è spesso diventato 4-1-4-1, ma anche 4-2-3-1 – nella parte finale della vittoria di Milano contro il Milan, con Nainggolan trequartista «alla Spalletti» – e 3-5-2 (o 5-3-2) in Champions contro l’Atletico Madrid. Le dichiarazioni dell’allenatore abruzzese alla vigilia del match contro il Napoli demoliscono i luoghi comuni nei suoi confronti. «Condivido il fatto – sono le sue parole -, che chi subirà meno gol vincerà il campionato. Ma quando parlo di fase difensiva dico che si può prevalere anche facendola nella metà campo avversaria e non per forza negli ultimi 15-20 metri. Anzi, nel primo modo secondo me si fa meglio». Più che Dzeko contro Mertens, quindi, la gara di stasera dell’Olimpico sarà indirizzata da Alisson e Reina o dalle coppie di difensori centrali. «Dzeko e Mertens sono due profili totalmente differenti: uno è diventato centravanti quasi per necessità e, grazie alla bravura del suo allenatore, è cresciuto e maturato in quel ruolo. Edin invece ha presenza in area anche se è bravo pure a muoversi tra le linee: nonostante la sua altezza ha molta tecnica e mobilità. Potrebbero anche giocare insieme, ma mi auguro che in questo caso prevalga il più alto… Per quanto riguarda la nostra difesa dovrò fare delle valutazioni, specialmente in questa occasione: il Napoli ha calciatori piccoli con grande tecnica e capaci di alternare le giocate tra linee con gli attacchi in profondità».
(corsera)