14/11/2017 13:56
(..) Quello di sabato, però, oltre ad essere il primo derby da allenatore di Di Francesco sarà anche il primo senza Francesco Totti. Non può certo essere come gli altri, ma parte da una base diversa rispetto agli altri. (..) Una Roma più vicina a Roma ed i suoi tifosi e viceversa. Merito di Di Francesco, sicuro. Ma merito anche di chi lavora al suo fianco (leggi Totti) e in modo quasi invisibile continua a disegnare gol e palombelle in grado di fare la differenza. (..) E allora conterà anche questo nel derby di domenica. «La Roma è in crescita – dice Di Francesco – Peccato per la sosta, speriamo di ripartire con lo stesso spirito con cui abbiamo finito. Sarà una partita di alta classifica, Simone Inzaghi sta facendo davvero un ottimo lavoro. Schick è una prima o una seconda punta, che ha dato il meglio di sé partendo dal centrodestra. Il campo è grande, uno bravo come lui saprò dove metterlo. Lo scudetto? Non ci poniamo limiti. Il Napoli ha eccellenti meccanismi e un ottimo allenatore, ma la Juventus è ancora la squadra da battere. Per noi sarebbe bello stare in alto il più a lungo possibile, ma la strada è ancora lunga». (..) Del resto, proprio Di Francesco è l’ombelico di un’identità sempre più forte. Meno divisioni, più unità.
(gasport)