01/11/2017 14:06
Le formazioni iniziali dicono che si gioca per vincere. La Roma schiera un tridente vero: El Shaarawy-Dzeko-Perotti; il Chelsea aggiunge Pedro a Morata e Hazard. Non è un caso che la partita esploda subito come un fuoco di artificio. Bastano 38 secondi e la Roma va in vantaggio. Azione Kolarov-Dzeko (lancio del serbo a saltare il centrocampo, sponda di testa del bosniaco) e El Shaarawy segna con un fantastico tiro di collo-esterno. A livello di spettacolarità è il bis del gol segnato sabato sera, nella stessa porta, contro il Bologna ma questo ha un peso specifico superiore. Il Chelsea prova a riprendersi e affida la riscossa ad Hazard. Il belga cerca più volte la porta, ma non trova mai una conclusione convincente. Il tiro più pericoloso nello specchio è quello di Alonso al 43’ (bravo Alisson in tuffo) e l’occasione vera, sul corner seguente, è il colpo di testa di Bakayoko che esce di poco. Nel frattempo, però, sono successe due cose importanti: la Roma ha raddoppiato, ancora con El Shaarawy, su sesquipedale errore di Rudiger. La ripresa è il capolavoro vero di Di Francesco, visto che il Chelsea non ha nemmeno un’occasione, nemmeno quando, dall’11’, passa al 4-2-3-1 con Willian. La Roma, invece, segna con Perotti al 18’ e dilaga: è ancora Perotti a sbagliare un gol fatto su assist di Dzeko e Courtois fa un miracolo su Manolas. Di Francesco può permettersi il lusso di chiudere con il 5-3-2 per preservare Florenzi, ultimo terzino destro rimasto. Il più bravo di una squadra perfetta è stato proprio lui, il tecnico che per qualcuno non aveva il palmares per allenare a questi livelli.
(corsera)