ElSha e Perotti liquidano il Chelsea. E Di Francesco passa al comando

01/11/2017 13:46

La Roma schianta il Chelsea e mette un piede negli ottavi di . Oggi sembra impensabile che i giallorossi non battano il Qarabag nel ritorno in casa, ma basta un punto a con l’Atletico nel prossimo turno. Tre a zero all’Olimpico, neppure le migliori previsioni accreditavano un tale rotondo risultato, che fa bene al calcio italiano perché accorcia un po’ le distanze tra Serie A e Premier. La doppietta di  suona di buon auspicio per la Nazionale in vista del playoff, la rete di  ha seppellito quel che restava dei Blues. C’è stata partita per 40 minuti scarsi, fino al 2­0, quando il Chelsea ha smesso del tutto di rispondere ai comandi del suo «boss». Di rado abbiamo visto una squadra di così poco «contiana». Disattenzioni difensive a nastro, bassa intensità, mollezza offensiva. Pare che tra e il Chelsea sia finita la magia. Qualcosa di affine a quanto accaduto un anno fa a Leicester con Ranieri. Prendi la Premier e scappa, verrebbe da dire al prossimo allenatore italiano vincente in Inghilterra.  I demeriti del Chelsea non devono oscurare i meriti della Roma, ottimi e abbondanti. ha confermato quanto si sospetta da tempo: la sua radice zemaniana quasi non si nota più, «DiFra» è nemico degli estremismi offensivi. La Roma «difrancescana» ricerca equilibrio e solidità, non cede alla vanità del possesso palla esasperato (Sarri) e neppure insegue l’utopia del tutti avanti (Zeman). Rispetto all’andata, l’allenatore ha tolto Gonalons – che pure a Stamford Bridge aveva giocato con personalità – e lì nel mezzo ha ricollocato . Una scelta di rispetto della forza degli avversari. Sull’1­-0, quando soffriva da morire la verve di Hazard, il capitano si è speso in corse e rincorse. Lì, in quei momenti di imperfezione, la Roma è stata sostenuta da . Così è maturata una vittoria bella e storica, la più ampia contro un club inglese in Europa, alla pari col 3­-0 rifilato all’Ipswich Town nella Coppa Uefa 1982-­83. Il Chelsea per contro non perdeva per 3­-0 in dal novembre del 2012, allora contro la . Maledizione Italia, per i londinesi. Indovinate chi allenava i bianconeri? Proprio , all’epoca squalificato, per cui in panchina sedeva Alessio, il vice. Forse un cerchio si è chiuso.

(gasport)