06/12/2017 15:48
Un entusiasmo travolgente accoglie il via libera della Conferenza di servizi al progetto Tor di Valle. La giornata è «importante» per Nicola Zingaretti, «cruciale» per James Pallotta, «storica» per Virginia Raggi. (..) Quello che sperano i residenti di quell’area è di non ritrovarsi a vivere in un quartiere peggiore. Dunque, vorrebbero la garanzia che questo stadio, prima che in tempi record,sia fatto bene. E,soprattutto, non mandi in tilt la viabilità dell’area, già oggi troppo spesso sul punto di collassare. Per questo Ignazio Marino, e il suo assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, avevano vincolato l’approvazione del progetto all’impegno, dei proponenti, a realizzare una fermata della metro B (o, in alternativa, a ristrutturare profondamente il treno Roma-Lido) e una bretella da e per la Roma-Fiumicino, il famoso ponte di Traiano. Opere che la giunta Raggi ha prima cancellato – se si eccettua la previsione di un investimento misero e del tutto inadeguato per il trenino –, e poi orgogliosamente tenuto fuori dal progetto, pur a fronte della mano tesa dal governo, convinta della loro inutilità da nuove previsioni sui flussi di traffico, secondo cui basterà allargare la Via del Mare e tirare su il Ponte dei Congressi – progetto autonomo, che avrà i suoi tempi di realizzazione – per reggere l’«urto» di 55mila persone che entrano ed escono dallo stadio nello stesso momento. (..)
(gasport)