Patrik è poco Schick: "Mi serve altro tempo"

11/12/2017 13:00

IL MESSAGGERO (M. SORIO) - Un po' meno Schick di quanto può, sa, vuole essere. «Sono felice per i 90', era passato tanto tempo. Ma di tempo, appunto, me ne serve ancora. Devo continuare a lavorare per sentirmi bene». Si sente un po' così, Patrik Schick, nella domenica che lo rivede lì, in campo per 90', dal primo sino al fischio finale, a 196 giorni dall'ultima volta (Sampdoria-, 28 maggio scorso). Due tiri in porta, terzo giallorosso per chilometri sgroppati (11.3, dietro Kolarov e Gonalons), tra lui e l'appuntamento col gol le mani e il piedone di Stefano Sorrentino. La riconquista di un pezzo di sé, da un lato: «Contento per il ritorno da titolare».
LA DELUSIONE - L'amarezza, dall'altro, di non aver piazzato la puntura: «Siamo delusi per il pareggio». Nel riassunto dello 0-0 del Bentegodi, il 21enne di Praga, il ragazzo da 42 milioni di euro, al debutto dal 1', è l'immagine tipo di una Roma che può masticare rimpianti: «L'avevamo preparata bene. Ma ci è mancato solo il gol». Semplice, chiaro, punto e fine. Dopo i 15' con il Verona (16 settembre scorso, prima del problema alla coscia), i 3' col , i 26' con la Spal, ecco Schick negli undici chiamati dallo speaker ed ecco la prima idea di partenza ritagliata su di lui da : 60 minuti da centravanti, il resto da esterno con l'ingresso di . «Non c'è problema e non cambia molto», fa lui: «Quando gioco esterno parto da destra ma finisco comunque l'azione da punta». Cambia, semmai, che c'è più palla, quando l'attaccante ceco gira al largo: «Come esterno, ho più possibilità di passare o tirare, sì». Un paio, l'abbiamo detto, i tiri in porta di Schick. Un paio sui dieci totali. Quando , dopo averne attestato la «buona gara», dice che «Schick poteva calciare con più immediatezza in certe situazioni», l'altro è pronto a stare in scia: «Sì. Abbiamo avuto tante opportunità, sia nel primo che nel secondo tempo, ma c'è sempre mancato poco. Peccato». Peccato anche perché c'era quel favore fatto da e , col pari di sabato sera, a Torino: «Visto quel risultato, e considerato che potevamo andare a -3 dall', è una piccola occasione persa». Luce e ombra. La Roma di Verona è un po' come Schick: tornato dal 1', felice quanto poco rapace.