12/12/2017 17:05
CORRIERE DI VERONA - Ha parlato Stefano Sorrentino, protagonista del pareggio a reti bianche tra Chievo Verona e Roma nell'ultimo turno di campionato. Queste le sue parole sulla sua prestazione: "A volte, poi, quando c’è confidenza, l’avversario ti rende l’onore. A fine partita, dopo la Roma, mi sono scambiato la maglia con Florenzi, che conosco bene. Lui, la sua, me l’ha lanciata: “Toh, Jašin, para pure questa…"".
La parata su Schick, di piede, è stata tra le più apprezzate: «Lì è uscito il mio lato un po’ folle. Palla deviata, ormai battuto, l’unica era quella mezza rovesciata. È andata bene e siamo tutti contenti per il punto».
Cose che succedono solo nel calcio-social…
"Quando ho iniziato io c’erano le lettere scritte, vero. È anche un lato positivo. Dopo la gara col Toro di novembre mi ha scritto una mia ex compagna di classe: suo figlio, portiere del vivaio del Torino e mio fan, aveva avuto un incidente in motorino col papà. Così sono potuto andarlo a trovare in ospedale. Dal virtuale è nato un incontro reale. Dopodiché i social bisogna saperli usare: c’è tanto odio, penso a quei tifosi della Roma che in queste ore mi hanno minacciato di morte o augurato di tutto."