16/01/2018 13:42
LEGGO (F. BALZANI) - «Una rivoluzione permanente», per dirla alla Trockij. Siamo a gennaio, il mese in cui di solito ci si gioca il presente e futuro di una stagione. Eppure a Roma, nella Roma, si parla già di mercato estivo e ci si dimentica che domenica sera Di Francesco ha in ballo una bella fetta di reputazione (e Champions) contro l’ex Spalletti. Chi vendere, cosa cambiare, dove trovare la giusta plusvalenza. Ne parlano i media, ma soprattutto ne parlano i diretti interessati bypassando la stretta vigilanza dell’area comunicazione. Così Monchi, con sin troppa sincerità, spegne gli entusiasmi («Per operare sul mercato bisogna avere i soldi»), Alisson alimenta le voci («Psg? Fino a giugno resto, poi vedremo») e vengono fatti entrare intermediari a Trigoria per cedere Nainggolan anche se tramite un’agenzia Ansa ieri un non meglio identificato portavoce giallorosso avrebbe dichiarato: «Ipotesi poco probabile, nessuno si è fatto vivo. Più facile parta Emerson». Frasi smentite seccamente con una nota ufficiale del club: «Non commentiamo mai le voci di mercato, e non abbiamo mai avuto un confronto con l’Ansa». Più facile che Emerson vada alla Juve». Insomma l’estate romana è già partita e se è vero che Radja non lascerà la capitale prima di giugno, è altrettanto fisiologico che la volontà di vendere uno dei pilastri può destabilizzare un ambiente già in crisi. La trattativa con il Guangzhou è chiusa per 50 milioni. La luxury tax però ha bloccato il trasferimento. Pure per i ricchissimi cinesi sono troppi 94 milioni (a tanto ammonterebbe il costo finale). Così ci vorrà tempo per studiare una formula che possa far risparmiare soldi all’Evergrande senza però farne perdere alla Roma (Pallotta non farà sconti). Nel frattempo Nainggolan (che ha ricevuto una telefonata da Cannavaro) si è chiuso nel silenzio, ma venerdì sera il suo agente ha incontrato Davide Lippi che lavora per il Guangzhou e sta provando a convincere il belga a “svernare” prima del previsto. L’offerta sfiora i 15 milioni a stagione per 4 anni più una serie di benefit da sceicco. Appuntamento rinviato quindi, ma non cancellato. I tifosi su social e radio mettono in moto l’ennesima sommossa virtuale, meno convinta rispetto al passato. Ma non c’è solo Nainggolan. La cessione del belga (per i bookies si gioca a solo 1,75) potrebbe causare un effetto domino: da Strootman ad Alisson passando per Dzeko (pure lui richiesto in Cina) e Pellegrini. Intanto già si teorizza la nuova Roma: coi soldi di Nainggolan arriverebbero Torreira e Ziyech. Sono i frutti della rivoluzione permanente.