13/01/2018 14:04
IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - «Inter e Roma sono due grandi squadre, si giocano con la Lazio la qualificazione in Champions. Sono in crisi? Non diciamo così», il giudizio di Cristian Chivu, ex difensore e oggi opinionista di Fox Sports dove commenta Liga e Bundesliga.
Che sfida si aspetta?
«Juventus e Napoli hanno qualcosa in più. Per Inter e Roma è fondamentale arrivare tra le prime quattro in classifica. Sarà una gara bellissima».
Come vede la Roma?
«Mi ha stupito tanto. Nonostante i molti cambiamenti, dalla cessione di Salah che dava qualcosa in più nelle ripartenze e l’arrivo di Eusebio Di Francesco, è una squadra preparata alle grandi sfide. In Europa sono finiti primi in un girone difficile con Chelsea e Atletico Madrid».
Però, ora Roma e Inter stanno attraversando un periodo di crisi.
«Sono momenti normali. La sosta è arrivata al momento giusto per entrambe».
Come vede i nerazzurri?
«Sono più organizzati rispetto agli anni passati. Spalletti è un allenatore molto bravo, che sta stupendo tutti. Ha le idee chiare su come deve attaccare e difendere. Certo, ha ancora molto da fare per riuscire a trasmettere ai giocatori le sue potenzialità e i dettagli da curare».
Sarà Dzeko contro Icardi?
«Hanno una cosa in comune: fanno gol. I numeri sono dalla loro parte».
Sarà anche Handanovic contro Alisson?
«Samir si sta confermando un grandissimo portiere, porta punti con le sue parate. Alisson dimostra di essere bravissimo tra i pali e di saperci fare anche con i piedi. Non è scarso come qualcuno pensava e può ancora migliorare».
Lei è stato allenato da Spalletti. Che tecnico è?
«È migliorato nel trasmettere alla squadra le sue idee di gioco. Ora riesce a far capire ai suoi giocatori quello che lui vuole da loro. In generale, a Spalletti ha fatto molto bene l’esperienza all’estero perché ha cominciato a vedere il calcio da un’altra prospettiva,migliorando».
Come giudica, invece, il lavoro di Di Francesco?
«Mi piace tantissimo,ma già dai tempi del Sassuolo, che ha portato in Europa League. Non è facilissimo lavorare in un ambiente come Roma, ma Eusebio è una persona tranquilla, che sa gestire le pressioni. In futuro farà tante belle cose».
Il caso Nainggolan.
«Premessa che bisogna essere dentro uno spogliatoio per capire certe dinamiche, posso dire che Di Francesco l’ha gestita bene. È stata una scelta condivisa con la società e io avrei fatto lo stesso».
Sul mercato serve qualcosa alla Roma?
«Quella giallorossa è una rosa importante e Di Francesco ha più scelte. Inoltre, aspettiamo tutti le giocate di Schick. Secondome è uno di qualità».
Chiudiamo con il più grande giocatore della Roma: Francesco Totti.
«È una persona che può trasmettere tante cose. Certo, ha molto da imparare, ma intorno a sé ha le persone giuste. Diventerà un grande dirigente, visto che non vuole fare l’allenatore».
Se un giorno Totti decidesse di allenare?
«Ha le carte in regola per fare allenatore, ma secondo me resterà a fare il dirigente. Gli piace di più vestirsi in giacca e cravatta (ride, ndc)».