Di Francesco: "Alla mia Roma manca qualche gol: mira da migliorare"

19/01/2018 13:35

Un pomeriggio con i giornalisti, ma senza stress. È quello che ha passato ieri  alla Scuola dello Sport, partecipando al convegno dell’Unione stampa sportiva e rispondendo pure alle domande dei colleghi per spiegare la sua filosofia di calcio. [...]Riassume così la miglior qualità di un allenatore: «Che deve essere capace di trasmettere le sue idee e far capire al giocatore che quella è la scelta migliore per lui e per il gruppo. Ho avuto grandi maestri come Zeman, ma il calcio cambia in fretta e non bisogna essere integralisti. Io, per esempio, parto dal , ma presto potrei anche cambiare e passare al . Questo non significa variare anche la filosofia di gioco. La mia squadra deve essere sempre aggressiva per andarsi a riprendere il pallone alto e restare corta in 30-40 metri per togliere spazi agli avversari e avere più soluzioni in possesso». [...]  A proposito di quanto conti il risultato. «Un altro esempio? Ho provato la difesa a zona sui calci piazzati ma ho visto qualche difficoltà nei ragazzi e ho soprasseduto. Ora ci sto lavorando perché secondo me abbiamo le caratteristiche per difendere in entrambi i modi e, secondo gli avversari, è bene saper fare più cose». A proposito di gol che mancano: «Ci alleniamo al tiro, eccome se ci esercitiamo. Certo a Gonalons che non ha le caratteristiche non chiedo di tirare da fuori. Ma a che ce l’ha sì. E lui lo fa. Certo l’anno scorso segnava di più, ma può capitare. C’è anche la casualità». Sull'ambiente romano, spiega: «Non c’è dubbio ci sia più stress nel gestire questi periodi di mercato. Ma quando sono venuto ad allenare la Roma sapevo che le responsabilità si sarebbero raddoppiate. Anzi a Roma il doppio è poco…». 

(gasport)