11/01/2018 13:17
LEGGO (F. BALZANI) - Di Francesco chiude tre casi: Nainggolan, il cambio modulo e i discorsi scudetto. «Non abbiamo ancora fatto il salto di qualità necessario per poter lottare per il tricolore, ma non esiste nessun caso Nainggolan. Radja è stato il primo a scusarsi e a mettersi accanto ai nostri dirigenti in tribuna. Sarà titolare contro l’Inter», ha ammesso ieri il tecnico direttamente dal Pitti, a Firenze. Poi spiega: «Siamo indietro e ora dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per dare fastidio e migliorare la situazione in classifica. Fino a 20 giorni fa eravamo una rivelazione e avevamo fatto benissimo in Champions, non siamo quelli del primo tempo contro l’Atalanta. Lavoreremo in maniera tale e con positività, dobbiamo avere equilibrio e devo essere il primo a riportare la squadra ai livelli di qualche tempo fa». Infine sul modulo: «Andremo avanti con il 4-3-3, lavorerò su questo e sulla testa dei giocatori. Schick? Mi ricordo che Tommasi un giorno fu costretto ad uscire da Trigoria scortato, poi è diventato l’idolo dei tifosi. A volte si tende a distruggere troppo frettolosamente i calciatori, ancora deve esprimere il suo potenziale».