30/01/2018 14:09
Roma depressa, città nel pallone. Non si parla d’altro. Il rischio giallorosso è il Grande Scaricabarile, presagio di sventure. La Roma è crollata: 3 punti in 6 giornate, ha fatto peggio solo il Chievo (un punto). Eppure non tutto è perduto: l’Inter cammina e non corre. Ma bisogna agire in tempi brevi. Di Francesco e la squadra: l’allenatore, prima di Roma-Atalanta (6 gennaio), si è presentato con due fogli di statistiche. Sintesi: gli schemi funzionano (tiri in porta, predominio territoriale…) ma non la loro applicazione. Molti giocatori non hanno gradito. Traumatico il rientro dalle vacanze. Per Di Francesco la sosta «ha creato molti problemi, qualcosa non ha funzionato. Magari non c’è stata l’attenzione da parte di tutti». Florenzi, dopo Roma-Samp: «Il mister ha espresso il suo pensiero. Ognuno di noi deve cercare di essere professionista ed è quello che siamo stati durante le vacanze». (..) Dzeko è stato messo sul mercato dopo 47 gol in 90 presenze in A. L’a.d. Umberto Gandini, a Sky, ha fatto capire che la mancata cessione al Chelsea – con ricca plusvalenza – è saltata per volontà del giocatore e del suo entourage. Si potrà ricucire? La dirigenza e Di Francesco: il gruppo di lavoro Di Francesco-Monchi-Totti-De Sanctis è descritto come molto unito. Però a Di Francesco non è mai stato comprato l’esterno d’attacco che voleva e le scelte del tecnico – tra infortuni e flop – non hanno valorizzato lo zoppicante mercato di Monchi. Di Francesco non si è nascosto: «Non sapevo che si dovesse vendere un giocatore a gennaio, ma ho scelto di allenare la Roma anche nelle difficoltà». Sincero. Anche troppo. (..)
(corsera)