Monchi gioca a rischiatutto

23/01/2018 14:09

IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Un fulmine squarcia il cielo terso della Capitale. non è più un calciatore della Roma. Dice: manca l’ok del giocatore ma l’accordo tra le due società c’è. Nel senso che solo se decidesse di puntare i piedi (perché mai dovrebbe non si capisce) potrebbe continuare a giocare con la maglia giallorossa in questo campionato ormai pesantemente compromesso. Ora, per capire quale sia la reazione dei tifosi romanisti non ci vuole molto: anche senza andare a sfrugugliare i siti web cheanimano l’umus romanista. E non per in sé che era e resta, almeno per quanto ci riguarda, un fenomeno (lo abbiamo difeso contro tutto e tutti anche quando non la strusciava mai), ma piuttosto per la Roma stessa che dopo aver per sola scorsa estate la spinta offensiva e gli strappi di , si priva adesso di un altro giocatore fondamentale. Probabilmente il più forte che ha al momento e nel reparto più in difficoltà: come se la carenza di gol non fosse un problema di questa Roma. Perché , a prescindere dai gol realizzati con la maglia giallorossa, è uno abituato a fare reparto da solo in un campionato duro per gli attaccanti come quello italiano.

Farà festa chi per quasi tre anni lo aveva definito una pippa: anche quando ha segnato quaranta gol in una stagione. Così il nuovo ds giallorosso Monchi lascia tutto nelle mani del giovane Schick: un altro potenziale fenomeno che però un campionato intero non lo ancora mai giocato. È la conferma di quanto il ds spagnolo non percepiscasua questa squadra, di quanto senta la necessità di cambiarla. La cessione di è un rischio enorme che Monchi si assume, ma per valutare il quale bisognerà aspettare e vede-re: innanzitutto chi saranno i due uomini scelti per sostituire lui e l’altro giovane fenomeno Palmieri, per il quale personalmente ci dispiace quasi di più.Già, perché adesso la Roma dovrà comprare due giocatori per lasciare in pace . Perché farlo adesso? Beh, se c’era la necessità di vendere un big e l’uomo scelto era lui, date cifre e peso specifico (l’alternativa era sacrificare ), tanto valeva farlo subito e iniziare quella rivoluzione per la quale il club ha voluto Monchi a Roma. Per i tifosi rinunciare al bomber a gennaio è dura da mandar giù, ma vista da quella prospettiva non fa una piega. Vedremo...