Curva Sud, tra palchetti e realtà: ecco il piano anti-multe della Roma
22/02/2018 20:12
"Voi non potete solo chiedere". Questo si era sentito rispondere Mauro Baldissoni quando, dopo la notizia del divieto per i tifosi giallorossi di recarsi a Udine, si era rivolto al Prefetto di Roma Paola Basilone per provare a far riaprire la trasferta. Aveva infatti da poco chiesto anche un altro intervento: la realizzazione di un progetto - in cantiere almeno da novembre - che potrebbe porre fine alla possibilità di multare i tifosi che lanciano i cori in Curva.
Si tratta di alcune pedanine da realizzare nei settore dove il tifo è più caldo per far sì che chi coordina i cori della tifoseria possa farlo in tutta sicurezza e soprattutto senza violare il Regolamento d'uso dello Stadio Olimpico, cioè senza ergersi sulle barrierine e sui corrimano. Quel "Voi non potete solo chiedere" alla fine deve essersi però trasformato in una "Bella idea", perché il piano anti-multe della società è molto vicino a realizzarsi. [...]
Siamo ora alla fase due: la società ha presentato il progetto al Coni (il quale non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito), che dovrà a sua volta farlo approvare dalla Commissione Provinciale di Vigilanza. L'Olimpico, infatti, è di sua proprietà e qualsiasi modifica deve essere presentata dall'ente dello sport italiano, con valenza - ovviamente - anche per i dirimpettai della Curva Sud, cioè per la Curva Nord. La Lazio di Lotito non ha ancora espresso né favore né contrarietà all'iniziativa.
[...] Si attende dunque il parere della Commissione Provinciale di Vigilanza e si spera che l'installazione delle pedane - che sono già realtà in molti paesi del mondo - possa realizzarsi in tempo per Roma-Torino del 9 marzo. Si andrebbe così a eliminare una delle principali cause di multe e proteste, con il culmine raggiunto in Roma-Udinese quando numerosi tifosi salirono sulla balaustra esponendo lo striscione "Adesso multateci tutti". Per quanto riguarda le sanzioni per il cambio posto e per gli striscioni non autorizzati, invece, sta ancora tutto al buon senso di chi fa le multe.
(Il Romanista)