09/02/2018 14:03
Se il problema più evidente della Roma è nella fase offensiva, e le ultime 11 partite consecutive in cui i giallorossi sono riusciti a segnare al massimo un gol ne sono la dimostrazione, le cose vanno molto meglio in difesa. Quello giallorosso, infatti, con 17 gol al passivo, è il terzo reparto meno battuto del campionato alle spalle di quelli di Napoli (14) e Juventus (15). Il merito è sicuramente del portiere brasiliano Alisson, ma anche di un difensore che la scorsa estate aveva già fatto le valigie ma poi ci ha ripensato ed ha fatto saltare il suo trasferimento allo Zenit San Pietroburgo: Kostas Manolas. (...) Il suo grido di gioia, domenica scorsa, al termine della vittoria contro il Verona è l’emblema del momento che stava vivendo la squadra: i tre punti conquistati sono stati una vera e propria liberazione.
«Ho esultato in quel modo - le sue parole al match program della società - perché da tanto tempo non vincevamo una gara. Non è stata una cosa programmata, c’era tanta pressione nello spogliatoio e tra la gente, e anche dentro di me: io non sono abituato a non vincere. Negli ultimi tempi ci è mancato un po’ di fiducia, è normale quando non arrivano i risultati. Penso che una vittoria ci farà riprendere il percorso di prima e la Roma potrà tornare nelle posizioni che merita. L’aspetto della mentalità è quello in cui dobbiamo sempre crescere, non devono bastare due sconfitte per perdere la fiducia, il valore della squadra c’è e meritiamo di essere in alto». (...)
Domenica sera l’obiettivo è tornare a vincere in casa - all’Olimpico i giallorossi non fanno risultato pieno dal 16 dicembre contro il Cagliari - per dare una gioia ai tifosi. «Per noi è troppo importante il loro supporto. Il pubblico ci dà la spinta, ma quando vengono a mancare i risultati è giusto che si rammarichino; sono abituati a vedere la Roma in alto. Noi cercheremo di fare tre punti, giocare un bel calcio e per dare loro una soddisfazione importante, che meritano».
Per la gara contro il Benevento ancora in dubbio Daniele De Rossi, che anche ieri a Trigoria ha svolto lavoro personalizzato.
(Corsera)