La Roma sogna in grande

21/02/2018 13:17

IL TEMPO (E. MENGHI) - Scatto Roma. Nella gelida Ucraina inizia la missione per i giallorossi, che devono spingersi oltre i propri limiti per provare a cambiare la stagione, «non così sbiadita come sembra» secondo capitan , ma con uno scudetto svanito troppo in fretta per chi, lui in primis, vede avvicinarsi la data di scadenza delle opportunità. Ora ce n’è una enorme da cogliere, spalmata su 180 minuti in cui, oltre alla qualità, servirà l’intelligenza di pensare non solo al presente ma anche al ritorno del 13 marzo. Lo Shakhtar si sente a casa pure lontano da Donetsk, ha perso una sola sfida interna nelle ultime 13 e nel girone ha battuto sia il sia il Manchester City, segnando 7 gol e incassandone 3. Ecco perché vuole tenere alta la guardia: «Dobbiamo evitare i cali di tensione, dando continuità al nostro lavoro. In alcuni momenti potremo comandare il gioco, in altri ci costringeranno ad abbassarci. Dobbiamo rimanere sempre compatti».

Non sono ammessi errori, anzi, per passare il turno la Roma è chiamata a fare qualcosa di più, visto che ha perso tutte le ultime 4 partite degli ottavi. Stavolta non c’è il davanti, ma gli ucraini hanno già dato parecchi dispiaceri alle italiane, e ne sa qualcosa: «Sono passati anni da quell’eliminazione (stagione 2010-11, ndc), è vero ci ha fatto male, ma se dovessimo andare ai quarti la gioia che proverei io sarebbe la stessa dei miei compagni, del mister e della società. Si va avanti, di gare ne ho perse tante contro molti avversari, non rivivo mai vendette o rivincite. Stiamo crescendo, in Europa abbiamo fatto cose quasi strabilianti, dobbiamo essere entusiasti. Ora abbiamo il 50% di possibilità di passare, c’è bisogno di un altro scatto dopo quello che ci ha fatto chiudere in testa il girone, così si inizierebbe a vedere la stagione in maniera diversa, a prescindere dalla posizione finale in classifica. Noi vogliamo andare avanti per fare bene, non per salvare la stagione e poi chi lo sa… C’è tutto da giocare».

E tanto da perdere. Perché se ai primi sorteggi i giallorossi partivano sfavoriti e hanno smentito tutti, contro un avversario a portata dovranno dimostrare di aver fatto il salto di qualità, per continuare a costruire una mentalità vincente e in parte per dare ossigeno ai conti di Trigoria (oltre 70 milioni potrebbero finire in cassa col pass per i quarti). Nessun alibi per il clima rigido: «Conta fino a un certo punto. Le qualità – scommette il capitano – faranno la differenza, dobbiamo stare attenti nei primi 10 minuti a non essere alterati dallo shock termico». L’obiettivo è «congelare» la qualificazione: «Siamo venuti qui – annuncia per passare il turno». E dare una svolta alla stagione.