12/02/2018 13:12
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La classifica più dell'euforia e dell'abbondanza: la Roma, superando 5 a 2 il Benevento all'Olimpico, è al 4° posto. Sorpassata, dunque, la Lazio, avanti dal 6 gennaio, e ritrovata la zona Champions, persa all'inizio del 2018. Il 1° successo interno del nuovo anno (e 1° in rimonta), e a 57 giorni dall'ultimo in casa, diventa anche il più corposo della stagione. Fondamentale il messaggio inviato dai giallorossi che curano con questa manita il mal di gol durato più di 2 mesi. L'attacco ora è il 6° del torneo.
EMERGENZA PERICOLOSA - Di Francesco è uscito con la goleada proprio dalla partita più delicata. E' vero che il Benevento è ultimo e non ha ancora fatto punti in trasferta, ma la Roma è senza il suo centrocampo titolare: squalificati Pellegrini e Nainggolan, infortunato Gonalons e De Rossi entrerà solo con il risultato ormai in ghiaccio. Gerson si adatta da mediano accanto a Strootman nel 4-2-3-1 che è sbilanciato. Davanti il rombo inedito e quasi esagerato con Under, Perotti ed El Shaarawy dietro a Dzeko. Perotti, da trequartista, però non si accende. Nella ripresa torna a sinistra e la partita finisce.
DISTRAZIONE INIZIALE - Il Benevento, spigliato e dinamico, va subito in vantaggio, riscoprendo, dopo più di 3 mesi, il gusto di far centro in trasferta (ultima rete di Ciciretti, ora al Parma, il 5 novembre contro la Juventus). La difesa giallorossa, eccessivamente statica, permette a Guilherme, il trottolino brasiliano arrivato a gennaio dal Legia Varsavia, di entrare in area e di aggiustarsi il pallone sul sinistro per il tiro che, sporcato sia da Manolas che da Florenzi, diventa imprendibile per Alisson. De Zerbi sa come affrontare la Roma del momento, incompleta e soprattutto assemblata con quello che passa attualmente Trigoria. Così si mette a specchio, scegliendo il 4-2-3-1, con Sandro e Viola davanti alla linea arretrata, D'Alessandro e Djuricic sulle fasce, Brignola trequartista e Guilherme che, centrocampista di ruolo, fa bene il centravanti mascherato. In fase difensiva, però, ecco il 4-1-4-1, con Sandro che si abbassa e Brignola che arretra accanto a Viola.
REAZIONE CONVINTA - La Roma, stordita e impacciata, ha bisogno di un quarto d'ora per ritrovare se stessa. Puggioni vola sul colpo di testa di Dzeko dopo il cross di Under dalla destra. Il centravanti lotta, ma riceve poco da Perotti che non si trova a suo agio nel ruolo occasionale. Kolarov, su punizione corta toccata proprio da Perotti, pennella da sinistra per Fazio che pareggia prima della mezz'ora: girata di testa sotto la Sud. El Shaarawy è il più pericoloso degli attaccanti. Puggioni, però, respinge e il Benevento tiene. E gioca. Scontati i fischi del pubblico all'intervallo: la prestazione dei giallorossa, non piace ai tifosi.
MODIFICA IN CORSA - Di Francesco inizia la ripresa con Perotti a sinistra, Under da trequartista ed El Shaarawy a destra. In sintesi cambia le posizioni dei 3 attaccanti che giocano dietro a Dzeko. La mossa fa bene alla Roma e in particolare a Perotti che riemerge dall'anonimato. La prima sostituzione aggiusta definitivamente il reparto: El Shaarawy lascia il posto a Defrel che va a sistemarsi alle spalle di Dzeko, permettendo a Under di tornare da destra. Dove, fotocopiando l'azione del primo tempo, va a disegnare dopo un'ora l'arcobaleno per il nuovo colpo di testa di Dzeko. Che firma il vantaggio. E anche la svolta. Il centravanti, 11° gol in campionato e 14° stagionale, entra nell'azione del tris, aprendo a sinistra per Perotti che chiama a rimorchio Under. Che non perdona: sinistro in corsa per il 2° gol consecutivo in serie A. E' la serata di Under che, al 4° match di fila da titolare, festeggia la sua prima doppietta in Italia: sinistro a giro sul palo scoperto. Il rilassamento improvviso permette a Brignola di segnare con il tocco facile davanti ad Alisson, anticipando Florenzi sull'invito di Lombardi: è la rete numero 5 fuori casa del Benevento. C'è tempo per rivedere in campo De Rossi, dentro per Under, e Schick, nel finale per Perotti. Dzeko conquista il rigore nel recupero, respinta di Djimsiti respinge con il braccio, e lo lascia a Defrel che lo trasforma e finalmente si sblocca. La rosa sta tornando. E, lentamente, anche la Roma.