Roma, caccia al tesoro

20/02/2018 13:03

LEGGO (F. BALZANI) - Un esame di maturità. Per , per la Roma ma pure per chi a quasi 32 anni (da compiere il 17 marzo) dovrebbe averli superati tutti. Edin contro lo Shakhtar domani sera proverà, infatti, a segnare il suo 1° gol in una gara ad eliminazione diretta di oltre a riconquistare una fetta di tifoseria che ha ricominciato a mugugnare per i pochi gol (tre) fatti in questo 2018 del bosniaco. «Ho vissuto dieci giorni difficili durante il mercato - ha rivelato l’attaccante - si è visto anche in campo. Spero che i prossimi 3 mesi siano fantastici. Grande girone in , ora non accontentiamoci. Il cambio modulo ci ha fatto bene». Ma pure a Udine ha avuto poche occasioni e ora (dopo le reti ad Atalanta, Samp e Benevento) spera di tornare ad essere decisivo in un big match, come riuscì ad esserlo allo Stanford Bridge ad ottobre. Delle 12 reti messe a segno in carriera nella competizione europea più prestigiosa, però, nemmeno una è arrivata oltre la fase a gironi: 4 col Wolfsburg contro United, Besiktas e Cska Mosca; 3 col City contro e Plzen e 5 con la Roma contro Leverkusen, , Qarabag e Chelsea (doppietta). Va detto, però, che Edin ha giocato solo 5 ottavi di finale, mentre sono 43 le presenze complessive in . Un bagaglio che lo pone al secondo posto della rosa dietro (a quota 53). quindi cerca il gol nella gelida Charkiv (previsti -10°) per aiutare la Roma a trovare i quarti di .

Un obiettivo fin qui mai centrato dalla gestione americana e che potrebbe portare nelle casse di Trigoria un tesoro: con i giallorossi ai quarti e eliminata, l’incasso complessivo salirebbe a 72,9 milioni, a cui andrebbero aggiunti gli extra in caso di vittoria (1,5) o pareggio (500 mila). «Ma abbiamo il 50% di possibilità di passare - frena intervistato dal sito dell’Uefa - perché lo Shakhtar è un’ottima formazione e ha già eliminato il . Ce la giocheremo alla pari. Nel calcio l’autostima va e viene, perciò speriamo di dare anche in questo caso grande continuità legandoci ai risultati». L’unico dubbio di formazione è quello tra Under e Gerson, ma il turco sembra in pole. «In questo momento ha la spigliatezza, la capacità, l’esuberanza di trasformare ciò che gli chiedo in qualcosa di importante. Non deve mollare», ha concluso Eusebio.