27/02/2018 12:59
LEGGO (F. BALZANI) - Da Sant’Eusebio a Eusebio vattene. L’amarezza per il ko contro il Milan, che ha fatto riscivolare la Roma al 5° posto, ha messo Di Francesco sul banco degli imputati. E non è bastata l’imbiancata di neve sulla capitale per addolcire gli animi. Le accuse? Il disordine tattico, la forma fisica a singhiozzo ma soprattutto la poca esperienza e la personalità che sembrano non adatti per gestire una squadra abituata negli ultimi anni a competere con Napoli e Juve. In particolar modo, rispetto alle gestioni Garcia e Spalletti, si evidenzia il calo dei “senatori” come Dzeko, Nainggolan, Strootman, De Rossi e Florenzi.
Le voci di mercato non hanno aiutato, ma anche prima di gennaio le difficoltà dei big erano emerse tra mancata assimilazione del nuovo modulo e comportamenti non esemplari (vedi video di capodanno del belga o lo schiaffo a Lapadula del capitano). Il paragone con lo scorso anno è impietoso. Nainggolan proprio alla 26ª giornata aveva illuminato San Siro e raggiunto quota 9 gol. Domenica sera ha svilito l’Olimpico ed è ancora fermo a quota due. A Dzeko “mancano” 8 reti, a Strootman 2 più tre assist. Inesperienza nel gestire grandi giocatori quindi, ma pure nel trattare coi media. La sincerità e la schiettezza sono doti rare, ma non sempre pagano. Così Eusebio è stato criticato per non aver difeso il gruppo, poi per averlo difeso troppo o per non aver sposato la politica societaria durante il mercato invernale. Condannato quindi? Per molti tifosi, che ieri hanno intasato social e radio, decisamente sì. La società per ora non cambia idea. Almeno fino a fine stagione (decisiva la qualificazione in Champions).
Del presente e del futuro ne parlerà oggi Monchi volato ieri da Pallotta a Boston per fare il punto della situazione. Il presidente non ha preso bene la sconfitta col Milan individuando proprio nella mancanza di personalità del gruppo la causa principale. Ieri a Trigoria è stata subito smentita l’ipotesi ritiro, ma DiFra ha fatto comunque allenare il gruppo e ha provato di nuovo a scuoterlo in vista della terribile trasferta di Napoli. Solo accuse? No, la difesa di Eusebio non è affatto banale. Il tecnico in questi mesi ha ripescato giocatori perduti come Gerson, ha saputo valorizzare nel momento giusto Pellegrini e Under, ha vinto un girone di Champions giudicato da tutti “impossibile”. Basterà per evitare il nono cambio di panchina in nove anni?