«Le cessioni sono funzionali alla competitività della squadra — spiega Baldissoni in diretta su Radio 24 — qualcosa non ha funzionato, bisogna fare meglio, ma fino a dicembre, la squadra ha dimostrato di poter competere. Non dobbiamo dare ai giocatori l’alibi del mercato» . Nessun alibi, anche se Dzeko non si sta esprimendo al meglio. «Se arriva un’offerta imprevista, come è successo con Edin, viene considerata. Se la Roma avesse avuto necessità di venderlo, avrebbe favorito la cessione, mentre ha mantenuto le sue posizioni, come anche il calciatore. Non abbiamo avuto fretta di accelerare nulla e siamo contenti che Dzeko sia rimasto». E ancora. «Non abbiamo bisogno di soldi, la proprietà è solida — precisa Baldissoni — ma di un pareggio di bilancio da trovare per il fair play finanziario. Le squadre devono seguire delle regole per pareggiare costi e ricavi. E per aumentare i ricavi sarà fondamentale il nuovo stadio». E l’arrivo, dopo 5 anni di latitanza, di un main sponsor. Tutto sembra ancora convergere sulla Turkish Airlines, compagnia aerea che dovrebbe legarsi con un contratto pluriennale al club di Trigoria. Per convincere l’azienda, in campo è sceso anche Totti che, come simbolo internazionale della Roma, ha girato dei video per i vari sponsor papabili nei scorsi mesi. Con la compagnia anche due anni e mezzo fa si era a un passo dalla chiusura, che dovrebbe ora arrivare grazie al lavoro del nuovo direttore commerciale, Danovaro.