07/02/2018 14:33
CORSPORT - Mircea Lucescu, commissario tecnico della Turchia, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo per parlare di Cengiz Ünder, protagonista dell'ultimo match di campionato della Roma. «Per me non è una sorpresa. Era solo questione di tempo- le parole di Lucescu -. Quando dissi che aveva lasciato la Turchia troppo presto sono stato frainteso. Intendevo solo dire che per la nazionale turca, all’epoca in corsa per il Mondiale, era un problema raggruppare tanti calciatori che si erano mossi da una squadra all’altra, molti dei quali andando all’estero. Adesso va meglio».
«Ünder ha avuto coraggio ad allontanarsi da casa scegliendo un campionato tattico come il vostro - prosegue - . L’esperienza gli servirà per maturare più velocemente. Sono stato io a dirgli più volte di tenere duro, di non mollare la Roma nemmeno in prestito, perché ero sicuro che gli avrebbe fatto bene lavorare in Italia con un bravo allenatore come Di Francesco. Appena ha capito un po’ la lingua e i meccanismi, ecco i risultati. Ci parliamo in italiano, così lo aiuto. E credetemi, mi comprende bene. Comincia anche a parlarlo un po’. Potrà solo migliorare. Monchi non ha sbagliato a investire su di lui. Ne sono convinto. Anche a Di Francesco ho consigliato di insistere su di lui, di lavorarci con pazienza, perché le qualità alla lunga sarebbero venute fuori».
«Non farei paragoni con altri ma Cengiz potenzialmente ha tutte le qualità che servono - conclude Lucescu a proposito dell'attaccante giallorosso - E’ rapido, aggressivo, ha un buon dribbling, sente il gol, ha un tiro importante. Se continua a seguire gli allenatori che lo guidano, farà una grande carriera. Io punto tantissimo su di lui per il futuro. Sarà un pilastro della nuova nazionale».
Lucescu parla poi dello Shakhtar Donetsk, sua ex squadra e prossimo avversario della Roma negli ottavi di Champions: «Non sarà facile batterli. Fonseca è stato intelligente perché, dopo aver provato a cambiare un sistema di gioco che allo Shakhtar ormai andava con il pilota automatico, è tornato a utilizzare lo stile che avevo impostato io. La squadra poi più o meno è la mia. E anche se in campionato gioca contro nessuno, ha dimostrato grande solidità mentale battendo Napoli e Manchester City nel girone. Il giocatore più temibile? Fred. Era un’ala sinistra, l’ho piazzato davanti alla difesa. Andrà pure lui al City, come Fernandinho che l’ha preceduto. Ma sono tanti quelli bravi: Marlos, Taison... E poi Bernard che è tornato ad alti livelli e a giugno se ne andrà a scadenza, un errore che io non avrei mai permesso. Il fatto che si giocherà a Kharkiv non sarà un problema per loro, lo stadio sarà comunque pieno. Semmai la difficoltà è un’altra: dopo la pausa invernale la squadra potrebbe non essere al top. Lo auguro alla Roma».