Da mister turnover ai titolarissimi. La nuova Roma di Di Francesco

12/03/2018 13:38

[..] In molte occasioni ha cambiato cinque titolari a partita, ottenendo quasi sempre il risultato che cercava: una squadra ad alta intensità. I problemi, però, sono iniziati quando gli infortuni e i flop di mercato hanno tagliato drasticamente le rotazioni. I risultati sono andati in calando e la squadra ha perso fiducia, anche nel modulo. È così che, dopo una striscia di sette partite senza vittorie (3 pareggi e 4 sconfitte tra il 20 dicembre e il 28 gennaio), la Roma è passata dal al 4- 2-3-1. Esperimento breve, con le vittorie contro Hellas Verona e Benevento, ma anche con il crollo nella ripresa contro lo Shakhtar Donetsk (da 1-0 a 1-2), che ha convinto a ritornare subito all’amato . Il tecnico ha fatto la sua scelta, che probabilmente sarà valida fino al termine della stagione: giocano i titolarissimi e il sarà ridotto al minimo. Contro gli ucraini, per recuperare l’1-2 dell’andata, rientreranno  e (squalificati contro il Torino) al posto di Schick e Juan Jesus. L’unico altro cambio sarà  per . È nata così una Roma di intoccabili, ai quali  si è legato a doppio filo.  è il giocatore più impiegato: 2520 minuti in campionato più 630 in (non ha giocato solo Roma-Torino di Coppa Italia). Poi ci sono Kolarov(2.307 più 630), (2.275 più 628), (2006 più 610) e (2.022 più 473). Nel mercato di riparazione  si è battuto perché non fosse ceduto al Chelsea, trovando una preziosa sponda nella moglie del centravanti.  ha giocato – tra Wolfsburg, Manchester City e Roma – 46 partite di e segnato 12 gol (4 con i tedeschi, 3 con gli inglesi e 5 con i giallorossi). Il gioco della Roma passa soprattutto da lui e dall’amico fraterno Kolarov. In mancanza di un vero regista di centrocampo, la Roma ha adattato i due balcanici al doppio lavoro. [..]

(corsera)