05/03/2018 13:25
LEGGO (F. BALZANI) - «Un punto di partenza». Che fa un po’ rabbia vista l’ormai siderale distanza dalla vetta, ma che può cambiare il destino di Di Francesco e di una Roma che ora vuole blindare la zona Champions. Dietro al poker (inaspettato e meritato) al Napoli di sabato sera c’è stato un lavoro psicologico da parte del tecnico che appena una settimana fa sembrava addirittura vicino all’esonero. «Il suo licenziamento sarebbe stata la cosa più ingiusta alla quale avrei assistito in carriera. È un allenatore che lavora tanto e abbiamo reagito anche per lui», ha detto Perotti. Segno che il gruppo oggi è con Di Fra. Modulo o non modulo, con o senza confronti. Eusebio ha puntato sull’orgoglio di una squadra data già per sconfitta al San Paolo mostrando nello spogliatoio articoli di giornale, frasi rubate dalle radio, commenti sui social. Ha fatto leva sul carattere dei senatori che in campo hanno dato una risposta netta: da Dzeko a Nainggolan passando per De Rossi e Strootman. Il bosniaco è tornato decisivo e siglato il 50° gol in Serie A dopo averne segnati altrettanti in Premier e Bundesliga (mai nessuno come lui). Anche il centrocampo è tornato quello di un tempo mentre Under ha fornito la solita freschezza in un reparto che non segnava più di 2 gol in trasferta dal 5 novembre (2-4 alla Fiorentina). Non solo la vittoria e il terzo posto, Di Francesco a Napoli ha ritrovato quindi pure una squadra che ora appare strafavorita per la corsa al terzo posto e che ha ancora in ballo il passaggio ai quarti di Champiobns. Nella speranza che l’altalena tra imprese (vedi pure quella col Chelsea) e figuracce sia davvero finita. Per scoprirlo bisognerà attendere venerdì sera quando all’Olimpico (dove i giallorossi mostrano maggiori difficoltà) si presenterà al Torino a pochi giorni dal ritorno di Champions con lo Shakhtar. Di Francesco dovrà fare a meno di Fazio e Dzeko (squalificati), e forse di De Rossi per il quale oggi sono previsti esami alla caviglia destra. All’appello dei giocatori in cerca di riscatto manca solo Schick. Potrebbe essere la volta buona.