La nuova incertezza sembra fatta per noi

16/03/2018 13:05

È un momento molto interessante per il calcio europeo. Che e Roma siano tra le prime otto è piacevole ma sarebbe sbagliato prenderlo come una grande sorpresa. La era in finale un anno fa. La Roma in un torneo breve con eliminazione in due partite, può battere chiunque. [...] Il calcio europeo è in movimento lento, a forza di imparare cose nuove, si è fermato. Guardiola ora capisce che la sua esattezza di gioco funziona molto meglio nelle 38 partite di un campionato, ma diventa pericolosa nei tempi brevi della . Mourinho ha perso la sua fantasia tattica, ormai a volte per innovare compie capriole su se stesso. Il Bayern è in mano a un vecchio signore logico. Klopp non si può più definire un ragazzo, né Montella un fenomeno. Se il calcio è una ruota che gira, a volte stare fermi significa diventare nuovi. Mi sembra si sia molto vicini a quel punto. La velocità e l’esigenza di forza hanno quasi azzerato le differenze tecniche. Lo vediamo sul mercato. La grande svalutazione portata dai dollari del petrolio ha moltiplicato per dieci i prezzi, ma non la qualità dei giocatori. Sono pochissimi quelli in grado di cambiare una squadra, forse nessuno. C’è solo una squadra superiore, il , l’unica a non aver ancora perso una partita, ma è una squadra che viene da , cioè dal passato. La sostanza attuale è che le differenze tra una ventina di squadre europee è minima. Questo fa sì che chi le guida, chi le allena, diventa a piccoli passi più importante. Credo sia la capacità italiana di aderire alla partita il dettaglio che ci rende adesso competitivi. Il gioco è diminuito, lo spettacolo non può essere qualcosa che sa solo migliorare. Vincono i particolari quanto i giocatori. È il buon tempo dell’incertezza. [...]Trovare per esempio la Roma in finale è più un problema di sorteggio che un problema tecnico. Il nuovo spettacolo sta in questa incertezza che sta lentamente annullando le diversità economiche. E credo che gli italiani del calcio in questo tempo indeterminato si trovino benissimo. Sappiano anzi gestirlo meglio degli altri.

(M. Sconcerti - Corsera)