14/03/2018 14:01
Delle cifre, dei record, dei clean sheet, di Alisson disoccupato e della statura mondiale di Dzeko abbiamo scritto e scriveremo tanto anche nei prossimi giorni su questo giornale unico, pazzo e appassionato proprio come questa squadra. [..] Imprese che pochi pensavano fossero nelle corde di una squadra e di un allenatore che sono stati addirittura vilipesi nei momenti più bui di gennaio e di febbraio per aver collezionato tutte insieme le incertezze che solitamente una squadra nuova e in costruzione distribuisce in maniera uniforme nel suo percorso di crescita. Due squadre simili, quel Napoli e questo Shakhtar, con grandi valori tecnici e preparatissime guide tattiche, eppure costrette ad inchinarsi una dopo l’altra, a distanza di dieci giorni, di fronte alla grandezza della Roma, che non ha la velocità, non ha la capacità di palleggio, non ha l’incisività e la tecnica, ma è diventata una squadra fatta da giganti che esultano dopo una scivolata vincente, che si abbracciano da lontano dopo un gol (De Rossi che invece di raggiungere il mucchio preferisce non lasciare solo Alisson nella gioia), che combattono sul filo dell’acqua tenendo a volte la testa sotto e rialzandola quando meno te l’aspetti, che s’indignano per un gesto violento nei confronti di un ragazzino e lo vanno a difendere anche a costo di subire provvedimenti arbitrali. [..]
(Il Romanista - D. Lo Monaco)