20/03/2018 13:18
IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) -Tutto secondo copione. Gaetano Miccichè, eletto per acclamazione, è il nuovo presidente della Lega serie A. L'attuale numero uno di Banca Imi, la banca di investimento del gruppo Intesa Sanpaolo, succede a Maurizio Beretta, che aveva lasciato la carica il 27 marzo 2017. Così dopo due commissari - prima Carlo Tavecchio, oggi Giovanni Malagò - ieri c'è stata la tanto attesa fumata bianca. Miccichè entrerà ufficialmente in carica una volta che saranno eletti l'amministratore delegato, i quattro consiglieri di Lega, quello indipendente e i due federali: fino a quel momento, il presidente del Coni resterà nel ruolo di commissario. Appena salito al quarto piano, dopo la votazione, Miccichè stato accolto da un applauso e da strette di mano. «Il consenso sulla sua nomina fa ben sperare per l'avvio di una vera fase di ripartenza del nostro calcio», il tweet di Luca Lotti, ministro dello sport. «Sono molto emozionato. Ho sempre considerato lo sport una componente fondamentale nella vita. Io posso portare un contributo di serietà, di capacità di coinvolgere tutti gli attori sociali per far sì che il mondo del calcio possa diventare una grande realtà per perseguire gli interessi di tutti», le prime parole di Miccichè. Inoltre, è stata votata da 19 società su 20 (Napoli contrario) una modifica allo statuto. In caso di terza convocazione dell'assemblea elettiva con maggioranza semplice e non qualificata (come ora), la si deve convocare entro i 45 giorni e invece dei 30 attuali.
PALERMITANO - Proposto da Malagò nella riunione informale con i club del 27 febbraio, pochissimi giorni dopo il suo rientro dall'Olimpiade invernale in Corea, Miccichè aveva avuto subito il consenso da parte di tutte le società della massima serie. Palermitano, classe 1950, tifoso del Milan, appassionato di sport a 360 gradi, Miccichè da giovane giocava a pallone da mediano, era tennista classificato e se la cavava anche nel nuoto. Tra le condizioni poste dal nuovo presidente della Lega serie A, c'era anche la scelta di un amministratore delegato all'altezza della situazione. I papabili sono Marzio Perrelli, Luigi De Siervo (ad di Infront, ma è in stand by per una vertenza fra l'advisor e la Lega) e Sami Kahale, ex manager di Procter&Gamble. Se ne discuterà a Roma nell'assemblea del 27 marzo.
DIRITTI TELEVISIVI - Entro sabato MediaPro deve versare 50 milioni di euro e poi garantire una fidejussione da 1,2 miliardi. Jaume Roures, presidente dell'agenzia spagnola, è atteso in Italia per riunioni con le banche Unicredit e Intesa Sanpaolo, nonché con potenziali sublicenziatari dei diritti tv: Mediaset Premium, Tim, Perform e Sky. Con i primi tre operatori ci sarebbero già stati altri incontri, mentre quello con Sky viene definito conoscitivo.