27/03/2018 13:15
Un sabato Bruno Pesaola, allenatore del Bologna, promise che a Bergamo la sua squadra avrebbe fatto una partita tutta d’attacco. Andò al contrario, catenaccio e contropiede. [...] Storia del calcio che Eusebio Di Francesco s’è messo in testa di riscrivere. E ci vuole un cuore grande così, o forse un rispetto enorme delle proprie idee, per prendere una strada diversa rispetto a José Mourinho, l’uomo che il Camp Nou, il triplete, il pullman, la filosofia del prima distruggo e poi, semmai, costruisco. L’allenatore della Roma s’è preso un rischio, ma per chi ha imparato un po’ a conoscere il suo pensiero, non c’è molto da sorprendersi. «Non andrò al Camp Nou con le stesse idee tattiche di Mourinho – ha detto il tecnico a Coverciano, in occasione del premio “Panchina d’oro” –. Non tradiremo la nostra identità di gioco, neppure lì. Ovviamente il Barça è una grande squadra e potrà obbligarci ad abbassare il nostro baricentro. Ma noi cercheremo di contrattaccare, non faremo una gara di sola attesa».
[...] Ma in fondo non c’è una ricetta perfetta per affrontare Messi, tanto vale seguire la linea che ha portato la Roma a perdere solo tre volte in tutta la stagione in trasferta, di cui appena una con conseguenze dirette per la classifica (a Torino contro la Juventus, le altre due con Atletico e Shakhtar in Europa sono state cancellate dai risultati successivi). [...] «Servirà una partita di grandissima autorità – ancora DiFra –. Messi? È un fenomeno, lo affronteremo con rispetto, ma senza paura. Per lui non esiste una marcatura a uomo, ma di sicuro avremo una particolare attenzione. In ogni caso, questa vetrina ce la siamo conquistata e ne andiamo orgogliosi». E con un pizzico di convinzione data dai parametri fisici della squadra, che prima della sosta erano pienamente soddisfacenti. [...] «La crescita è stata nella testa e poi nelle gambe dei calciatori» ha aggiunto. [...] «In campionato avrei voluto qualche punto in più, ora pensiamo al terzo posto: è un obiettivo importante, anche se non lo considererei alla pari di uno scudetto», ha ammesso.
A Barcellona un osservato speciale sarà Under: «So che il Barça lo segue», ha fatto sapere il d.s. Monchi. Più o meno come la Juventus monitora Florenzi: «Szczesny gli consiglia di andare a Torino? Può dire quello che vuole, noi Alessandro ce lo teniamo stretto, ha detto DiFra [...].
(Gasport)