25/03/2018 15:45
Toglietemi tutto, non il mio Alisson. Qualcuno farà fatica a crederci, ma più o meno la frase è da attribuire con notevole certezza a un signore che di nome fa James e di cognome Pallotta. Sì, proprio lui, il presidente della nostra Roma. Lo stesso, per intenderci, che da molti viene additato come quello che al doppio motto trading e plusvalenze, è pronto a cedere chiunque. E invece con Alisson, la cosa non sembra funzionare perché toglietemi tutto, ma non il mio Alisson, il numero uno giallorosso lo ha detto e ribadito a più riprese ai suoi dirigenti operativi.
(...) Proviamo a fare chiarezza sulla questione a oggi, venticinque marzo. Partendo dal presupposto che i dirigenti romanisti vogliono ubbidire al loro presidente, ma anche dal fatto che il portiere brasiliano è ormai nel mirino e nel portafoglio dei club europei con fatturati che voi umani, insomma ci siamo capiti. Di sicuro a Trigoria un'offerta è già arrivata. Griffata Liverpool, che nell'ultimo mercato di gennaio ha fatto recapitare la disponibilità a spendere quasi cinquanta milioni per Alisson. No, grazie è stata la risposta partita da Trigoria. Si è parlato di un rilancio del Real Madrid che sarebbe arrivato a sessanta milioni, (...) ci sono anche altre squadre, per esempio il Psg, che sono alla ricerca di un portiere e ci sembra deduttivo pensare che se si dovesse muovere l'emiro non sarebbe semplice stopparlo.
E allora la Roma, come sta pensando di respingere il prevedibile attacco economico al suo portiere? Da un punto di vista contrattuale, si potrebbe pure stare tranquilli. Alisson è legato alla Roma da un contratto in scadenza il trenta giugno del 2021, ovvero dopo questa, altre tre stagioni piene. Il problema, semmai, è lo stipendio del giocatore che è di poco superiore al milione e mezzo netto all'anno. (...) Per questa ragione, la Roma ha avuto già un primo contatto con il procuratore del fenomeno brasiliano, Ze Maria, a Trigoria nei giorni della partita con lo Shakhtar. (...) L'intenzione è quella di rivedere lo stipendio e, soprattutto, di non inserire nessun tipo di clausola nel nuovo accordo, clausola che, come dimostrato in passato, quasi sempre ha voluto dire addio al soggetto interessato.
(...) Tra Monchi, la Roma e Ze Maria i rapporti sono descritti come ottimali, cioè nessuna delle parti farebbe una scorrettezza all'altra. In più, poi, c'è Alisson. Cioè un ragazzo che nei suoi quasi due anni romani, ha dimostrato comportamenti ottimali, a partire dalla passata stagione trascorsa in panchina, lui titolare del Brasile che avrebbe potuto accampare anche qualche legittima pretesa. (...)
(Il Romanista - P. Torri)