Benassi: «La Viola gioca sempre in dodici. Astori è ancora qui insieme a noi»

07/04/2018 14:09

IL MESSAGGERO (M. TENERANI) - Poteva finire tutto, invece è accaduto il contrario. La non si è spezzata, ma ha piegato il dolore. Dal 4 marzo, quando Davide Astori è volato in cielo, i viola hanno vinto per quattro volte consecutive, cinque se ci mettiamo dentro anche l’ultima partita del capitano viola. Un’energia particolare è sbocciata nel branco viola: «Giochiamo in dodici». Questo ci ha raccontato Marco Benassi.

Che è successo?

«Dopo la disgrazia ci siamo guardati negli occhi: davanti a noi c’erano due strade. Buttarsi giù oppure reagire. Al primo allenamento Badelj ha preso la parola dicendoci che avremmo dovuto andare avanti al meglio per Davide e infatti tutto ciò si è verificato».

Detto così parrebbe facile...

«Abbiamo fatto una gran fatica e la stiamo facendo ancora. Il dolore è grande, ma da lassù qualcuno ci aiuta».

Questi risultati, però, più che figli di tattica e tecnica, sembrano riconducibili ad una forza particolare. Da fuori pare così, è vero?

«Noi abbiamo posto le basi del nostro gioco grazie a Pioli fin dall’estate scorsa, ma la percezione che voi avete dall’esterno è esatta. Ci sentiamo molto più forti, io per primo. C’è uno spirito incredibile di gruppo. Credo che ora sia dura per tutti affrontarci, noi giochiamo in dodici, Davide è sempre con noi...”»

E nello spogliatoio il quotidiano?

«L’armadietto di Davide è accanto al mio: tutto è rimasto uguale, c’è la sua foto, il suo sorriso è con noi. Il testimone di leader è passato a Badelj e Pezzella, sono i più carismatici, tirano il gruppo».

E ora la Roma...

«Partita difficilissima, non ci sono dubbi, ma noi arriviamo da 5 trionfi consecutivi e vogliamo fare un bel risultato. Cercheremo di essere aggressivi. I giallorossi sono una grandissima squadra, con qualche punto debole come tutti...».

Chi le piace di più della squadra di ?

«Ho una predilezione per perché è uno che fa sempre la differenza. Segna e aiuta sempre i compagni nei momenti di difficoltà, li fa respirare tenendo la palla alta».

Mancherà Chiesa, ma ci sarà Simeone che si è sbloccato.

«L’assenza di Federico e quella di Badelj peseranno sicuramente, pure noi però abbiamo una rosa con valide alternative. Il Cholito è in forma, glielo avevo detto che sarebbe tornato al gol».