Col miracolo Roma ora la difesa a tre è tornata di moda

21/04/2018 14:12

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Quando la usava la nazionale, in Italia era quasi una comparsa: poteva vestirsene occasionalmente la , ma della difesa a tre se ne erano perse o quasi le tracce. Poi è successo qualcosa: tra lo scorso weekend e questo turno infrasettimanale, mezza Serie A è tornata a utilizzarla. A San Siro martedì l’ha scelta il Cagliari contro l’, che aveva giocato così tre giorni prima. Roma e Lazio hanno affrontato un derby con i tre difensori, ma se Simone Inzaghi lo fa dallo scorso anno ( come pure l’Atalanta), per era l’onda lunga dell’effetto , quando rivoluzionando la squadra col passaggio alla nuova formula ha rovesciato il pronostico. «Anche io ho osservato questo ritorno alla difesa a tre - riconosce Andrea Mandorlini, ex allenatore del - e credo che parte del merito sia proprio di Roma- » . Lo dice con convinzione: « Quell’impresa può condizionare un allenatore, la vedi e può venirti voglia di farla tua. Ma può essere anche una scelta figlia del finale di stagione, quando c’è da fare risultato: magari all’inizio parti col proposito di fare gioco, poi quando contano i punti può capitare di optare per un atteggiamento diverso. lo fece anche al e quando a Coverciano gli chiesi perché l’avesse fatto, mi rispose: “Sai, per cambiare anche un po’ la testa ai giocatori e non far sempre le stesse cose”. Devo dirgli che è stato bravissimo».
Lui, l’allenatore romanista, è uno degli ultimi a esserci arrivato, insieme al Cagliari. L’ è cresciuta col dna della famosa difesa a “ tre e mezzo” su cui
lavorava anche a Roma: se Cancelo attacca 8 volte a destra e D’Ambrosio a sinistra solo 2, nei fatti i 4 dietro sono quasi tre. Per tante ( , Udinese, ) ha pesato il cambio di allenatore. Pensate a Milan e Torino: all’andata rossoneri con la difesa a 3 e Toro a 4, mercoledì con Gattuso e Mazzarri al posto di Montella e Mihajlovic, tutto il contrario. « È un modo di difendersi che risulta più semplice, ti garantisce la copertura soprattutto nella zona centrale e ti dà più certezze » , la spiegazione tattica di Lorenzo Minotti, ex centrale della difesa a cinque del Parma di Scala negli Anni ’90. «Ma fondamentale - aggiunge - è il ruolo degli esterni. C’è chi gioca con due terzini in fascia, e in quel modo rischi di avere una squadra bassa, quasi schiacciata. Poi c’è Guardiola, che quando la utilizza mette 2 attaccanti sulle corsie laterali: è un modo di difendere aggressivo, rischiando sempre l’uno contro uno » . Già, perché anche all’estero dilaga: il Chelsea di ci vinse il titolo, poi l’hanno utilizzata il City, ma anche e Tottenham. Chissà che anche la nazionale ora non torni a farci un pensierino.