28/04/2018 15:31
IL MESSAGGERO (C. MANGANI) - The do's and don'ts, ovvero tutto ciò che è consentito e tutto ciò che è vietato: dalla vendita dell'alcol ai negozi chiusi alle 18. Si è discusso di questo nel vertice straordinario che si è svolto ieri al Viminale in vista della partita del 2 maggio tra Roma e Liverpool, per la gara di ritorno della semifinale di Champions League. Il clima arroventato dei giorni scorsi, con il ferimento da parte di ultrà giallorossi di Sean Cox, il supporter irlandese dei Reds, fa temere possibili rappresaglie. Tanto che dall'ufficio Ordine pubblico del ministero dell'Interno si è deciso di mettere in campo 2500 uomini per contrastare le possibili tifoserie violente. La Roma si è presentata alla riunione con lo stato maggiore: Baldissoni, Gandini, Gombar e Tempestilli. Il Liverpool con una delegazione guidata da Danny Stanway, segretario dei Reds, accompagnato dalla polizia inglese. Poi i dirigenti Figc Spitaleri e Filacchione. Per ultimo è arrivato Kenny Scott, direttore delle Sport safety solutions dell'Uefa. Seduti al tavolo anche il questore Guido Marino e, a sorpresa, la vice console britannica Geraldine Williams. E in serata il sindaco Virginia Raggi ha telefonato al primo cittadino di Liverpool Joe Anderson, per conoscere le condizioni di salute del tifoso ferito, e per invitarlo a un incontro in Campidoglio.
ULTRÀ A RISCHIO - Quanto successo durante la partita di andata preoccupa e parecchio. È previsto l'arrivo di 5000 tifosi britannici, e tra questi una cinquantina sono considerati particolarmente a rischio, perché già monitorati anche dagli 007 di Scotland Yard. Tra le due tifoserie sono note le rivalità, legate soprattutto alla finale persa nel 1984 dalla Roma. E infatti, già dalla gara con il Genoa di domenica scorsa, dalla Curva Sud si sono alzati i cori Odio Liverpool, e la Digos ha segnalato striscioni e movimenti sospetti tra i giallorossi. Inoltre è stata prevista l'istituzione di una maxi zona di sicurezza per creare una sorta di bolla inaccessibile intorno all'Olimpico, intere piazze e aree del centro presidiate da due giorni prima della partita. In ballo c'è molto di più della partita, e questo la Roma lo sa bene. La Uefa ha fatto capire di essere pronta a inasprire le inevitabili sanzioni in caso di scontri anche nella Capitale. Tanto che il tecnico Eusebio di Francesco si augura che sia «una serata di festa».
GLI INTERVENTI - Il dispositivo di sicurezza è stato messo a punto in due diversi incontri. Quello politico al Viminale, presieduto dal responsabile dell'Ordine pubblico Massimo Zanni, che è servito a decidere le linee generali d'intervento, condividere le informazioni tra le due polizie e ribadire la massima attenzione non solo alle misure di sicurezza in senso stretto ma anche a quelle di safety, dunque tutto ciò che concerne i meccanismi di accoglienza e predisposizione dell'evento. L'incontro tecnico, invece, si è tenuto in Prefettura e al termine è stata firmata l'ordinanza per lo stop alla vendita e al consumo di alcol e bevande in contenitori di vetro nel centro storico e nella zona di Tor di Quinto e Delle Vittorie, mentre dal 2 alle 7 del giorno dopo, il divieto riguarderà anche i contenitori di plastica. Dunque, divieto totale di bere. La zona di sicurezza creata attorno allo stadio andrà da Tor di Quinto a ben oltre piazzale Clodio includendo anche parte del quartiere Flaminio, alla quale i tifosi con il biglietto della partita potranno accedere solo da corridoi prestabiliti. La fan zone per i seguaci dei Reds sarà allestita nei pressi di villa Borghese, come già avvenuto in passato: qui verranno convogliati gli ultrà che poi raggiungeranno lo stadio in autobus. Per scongiurare scontri tra le due tifoserie lontano dall'Olimpico, ma anche per evitare quel che avvenne in occasione di Roma-Feyanoord quando i tifosi olandesi ubriachi danneggiarono la fontana della Barcaccia, le principali piazze e i luoghi maggiormente frequentati dai turisti saranno transennati e presidiati da centinaia di uomini delle forze di polizia. Particolare attenzione anche nella vigilanza del centro sportivo della Lazio a Formello, dove si allenerà il Liverpool, e in piazza San Giovanni per il Concertone del primo maggio. Le misure antiterrorismo già predisposte verranno integrate per evitare contatti in caso i supporters dei Reds già nella Capitale decidano di seguire l'evento.
LA PREVENZIONE - Altro fronte su cui si sta lavorando è quello della prevenzione. Da Liverpool dovrebbero trasmettere nelle prossime ore la lista di chi ha acquistato il biglietto, con i nominativi dei soggetti più a rischio. I tifosi dei Reds, comunque, non arriveranno solo nella capitale e per questo nella riunione si è deciso di monitorare anche tutti gli altri aeroporti dove gli inglesi hanno segnalato l'arrivo di voli.