Miracolo all'Olimpico

11/04/2018 13:37

LEGGO (F. BALZANI) - «Siate affamati, siate folli», oggi lo può urlare anche . Chiamatela impresa, leggenda, miracolo. Nessun termine è esagerato per descrivere il 3-0 della Roma al che ha portato i giallorossi a una storica semifinale di e fatto esplodere il cuore di una città che non esultava così dai tempi dello scudetto. Eusebio ha preparato la gara perfetta e riportato sulla terra i marziani del , che ieri tanto marziani non sono sembrati. Merito di una squadra che ci ha creduto dal primo minuto, che ha creduto all'impossibile: rimontare un 4-1 contro e prendersi un risultato storico.

La Roma è da oggi tra le prime 4 squadre d'Europa. Se la gode in tribuna, se la gode criticato negli ultimi giorni per il troppo in campionato. Lui più di tutti ha creduto alla Remuntada, anzi alla Rimonta alla romana. Ma ci hanno creduto anche i giocatori. Nel primo tempo a far esplodere il cuore dei 60mila dell'Olimpico è stato proprio Edin su un lancio perfetto di . Era solo l'inizio di una grande notte. I fischi sono arrivati solo per l'arbitro Turpin che ha ignorato un rigore di Semedo su Kolarov (il terzo nel doppio impegno non dato ai giallorossi). Nella ripresa il miracolo è diventato realtà. Dopo il rigore guadagnato da e realizzato con freddezza da un che ha cancellato del tutto gli errori dell'andata, ecco l'assalto al fortino reso tale dalla voglia della Roma. Dopo il miracolo di Ter Stegen su ecco il gol di testa di che entrerà negli archivi di Trigoria.

«Ci credevamo tutti e abbiamo fatto un'impresa. Mi prendo le sconfitte e le parole ingrate, ora mi prendo i complimenti. Non è tanto l'assetto tattico cambiato (con la difesa a 3, ndr), ma la mentalità ad aver fatto la differenza. La crescita di questo gruppo ora è guardare avanti e ambire a qualcosa di più. Perché non credere alla finale? Non accontentiamoci», sorride . «Con questo pubblico possiamo battere chiunque. Abbiamo eliminato i più forti del mondo», ride . «Ora serve fare un passo in più, senza pensare di aver fatto il miracolo e di andare in semifinale in vacanza», avvisa . A fine gara anche i complimenti della Raggi: «Grande prova d'orgoglio per la città e l'Italia intera».