29/04/2018 15:42
[..] Il presidente James Pallotta non è venuto a caso a Roma-Chievo, anticipando i tempi previsti per Roma-Liverpool. Era troppo importante dare un segno alla squadra, ai tifosi, alla Uefa e al Liverpool. Non ha avuto paura di lanciare un messaggio fortissimo. I rapporti con i tifosi sono il fondamento di un club e Pallotta, che da anni sta cercando di costruire un nuovo stadio, vuole che le regole del gioco siano chiare. La Curva Sud, ieri, prima delle parole del presidente, ha alzato cori contro di lui e in difesa degli ultrà. In qualche modo, un gioco delle parti. Ma Pallotta ha sparigliato, facendo un passo ulteriore: ha portato il problema nel sociale, paragonandolo ai reati di mafia, come l’attentato agli Uffizi nel 1993. «È deprimente che pochi elementi, che qualche mese fa ho etichettato con un epiteto che tutti conoscete («fucking idiots per l’esattezza, ndr), rovinino l’immagine di tutti. I nostri sono tifosi straordinari e la rimonta contro il Barcellona nasce dal contributo del 99,9% dei tifosi. Purtroppo una piccolissima minoranza, di solito al di fuori degli stadi, rovina tutto. È tempo che le cose cambino. Nel 1993 ero a Firenze, ho visitato il museo che tutti conoscete. Poi mi sono accorto, scorrendo i notiziari, che parte del museo era saltata in aria. Quella volta gli italiani scesero in strada e protestarono contro la criminalità organizzata. Ecco, vorrei che si iniziasse a prendere posizione anche per il calcio. Questo è un problema non solo per Roma, ma per l’Italia in generale. Pochi imbecilli rischiano di rovinare il nostro patrimonio culturale». [..]
(corsera)